Lampedusa: vincono gli immigrati, “No alle impronte digitali”

moses

22 lug – è andata in scena nei giorni scorsi anche la protesta di un gruppo di immigrati  che si oppone alle identificazioni attraverso le impronte digitali. In più di 200 hanno lasciato sabato pomeriggio il centro di accoglienza di contrada Imbriacola per attraversare le vie del centro fino alla spiaggia della Guitgia affollata di bagnanti.

Lampedusa: corteo dei migranti contro l’identificazione

Gli immigrati, quasi tutti subsahariani, hanno sventolato striscioni con scritte in arabo e anche in inglese: “No finger print by force. World help us” (“No alle impronte digitali. Il mondo ci aiuti”). Si oppongono alle identificazioni attraverso le impronte digitali perché significherebbe non poter più lasciare l’Italia per raggiungere altri Paesi d’Europa. Repubblica parla del racconto di uno di loro, Zeina, che ha spiegato che gli amici e parenti che si trovano in Italia gli hanno detto di guardare a questo Paese come una terra di transito “perché qui c’è troppa povertà e i diritti non vengono garantiti, né per gli italiani né per noi stranieri”.

Il risultato della trattativa – In maniera pacifica gli immigrati hanno così dato voce alla loro richiesta, quella di poter viaggiare altrove, che poi sembra essere stata esaudita. Gli immigrati saranno trasferiti tutti, in piccoli gruppi, verso altre località senza prendere le impronte digitali. È il risultato della trattativa tra Giusi Nicolini e il parroco Don Stefano Nastasi e dall’altra il portavoce della protesta eritrea. Poi a mediare c’era Don Mosè Zerai, sacerdote eritreo e direttore dell’agenzia Habeshia. Il loro portavoce, nella lingua che si parla in Etiopia, ha spiegato ai migranti il resoconto della mediazione. È esploso l’applauso, con i manifestanti che si sono alzati per ripulire la piazza che avevano occupato. L’accordo raggiunto prevede il rientro immediato e volontario dei migranti nel centro di accoglienza dell’isola. In cambio, le autorità italiane si sono impegnate a non identificarli attraverso la rilevazione delle impronte digitali.

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9 thoughts on “Lampedusa: vincono gli immigrati, “No alle impronte digitali”

  1. anche io non voglio dover girare con i documenti e mostrarli alle forze dell’ordine….. non voglio la targa sulla moto o sulla macchina…. e voglio poter girare con in testa il passamontagna… cari immigrati come devo fare?

  2. qui mi scappa un porco….. una rivoluzione ci vuole in sto italia di merda grazie a certe persone

  3. Basta!
    E a me scassano se non ho una firma…
    Sveglia italioti…o ci riprendiamo l’Italia..o periamo assieme ad essa!
    ITALIA AGLI ITALIANI!

  4. ITALIANI SEMPRE NEL CULO LO VOLETE PRENDERE VEROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO??????????????????? FANNO BENE A FARE COSI CON ITALIANI DI MERDAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

  5. Chiunque vada in USA viene prontamente fotografato e gli si prendono le impronte digitali. Tutte le volte. Lo stesso accade per chi va in Giappone. In Israele non ne parliamo. Non ho la casistica di tutto il mondo, ma credo che in nessuna parte del mondo uno Stato si faccia comandare da chi grida più forte come sta succedendo in Italia. (Se fosse vero che vogliono andare in altri paese ci converrebbe pure; infatti l’Italia è inchiodata a un trattato firmato da Prodi, sempre lui, che stabilisce che i clandestini sono responsabilità del primo Paese in cui sbarcano, e indovina indovina qual è il Paese dove di solito sbarca chi arriva dall’Africa che è a 70 km da Lampedusa? Ma che garanzia c’è che poi vanno davvero oltre?)

  6. Ciao. E’ l’inizio della debacle delle istituzioni democratiche Italiane. Già in pochi, stanno imponendo il loro volere. Provate ad immaginarvi quando saranno in tanti. E se quei tanti, saranno di fede islamica integralista, spero che i primi che andranno a trovare, siano coloro che hanno previleggiato il loro ingresso in Italia. Cordiali saluti

  7. Facciamo ridere le galline. POVERA ITALIA e io che ho conosciuto il fascismo ripeto POVERA ITALIA. Da noi viene chiunque e non importa se sia persona perbene o delinquente incallito e magari ricercato.

  8. una cosa inaccettabile! potrebbero esse anche delinquenti o rivoluzionari o parte di un esercito che complotta contro l’Italia! chi ha dato l’ordine? poi ci accusano di razzismo.

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