Kyenge: integrazione intesa come sviluppo e ringiovanimento demografico dell’Italia

kyenge27 giu -“Il reato di ingresso clandestino e di soggiorno illegale dovrebbe essere abolito in sede di revisione del Testo Unico sull’immigrazione da parte dei ministeri dell’Interno e della Giustizia e dal Parlamento”. E’ quanto chiede il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, intervenendo a Roma, a palazzo Giustiniani, alla presentazione del Rapporto su ‘La criminalizzazione dell’immigrazione irregolare’.

Per il ministro, inoltre “il trattenimento delle persone da espellere nei Cie dovrebbe rappresentare solo l’estrema ratio e comunque 18 mesi sono un periodo eccessivamente lungo”. Kyenge chiede di “recepire in materia le normative europee”.

Più in generale, il ministro dell’Integrazione esorta il mondo politico ad “affrontare il tema con animo libero da ideologismi e paure: è indispensabile una visione prospettica che individui le priorità e indichi gli indirizzi su cui agire. La priorità, per me – afferma – è l’integrazione intesa anche come sviluppo e ringiovanimento demografico dell’Italia“.

Kyenge dice “no alla tendenza a criminalizzare il fenomeno dell’immigrazione ed a usare i provvedimenti relativi come strumento di propaganda politica. Un cambio di visione – osserva – si è registrato soltanto con il precedente governo Monti e con questo in carica. Il Parlamento valuti la modifica alla normativa sull’immigrazione, secondo criteri inclusivi”.

L’esponente del governo accusa il fatto che “l’emergenza immigrazione viene sempre gestita come se si trattasse di una catastrofe naturale. Al contrario, serve un’opera di prevenzione, mettendo a sistema ciò che ogni anno definiamo invece come emergenza, con ‘pacchetti sicurezza’ usati come strumento di propaganda ma poi smantellati. L’immigrazione – conclude il ministro – deve essere vista in un’ottica europea”..

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K

4 thoughts on “Kyenge: integrazione intesa come sviluppo e ringiovanimento demografico dell’Italia

  1. A parte l’ignoranza del ministro, mi vengono i brividi al solo pensiero di sostituire i vecchi italiani con giovani clandestini che, almeno nella mia città non fanno altro che ubriacarsi e diventare molesti, spacciare e trattare le donne italiane come prostitute urlando qualsiasi tipo di offesa se non si voltano ad ascoltarli. Penso che tutto questo non vada bene, non va bene se su 8 arrestati alla notte rosa di Marina di Ravenna 6 sono extracomunitari. Se una persona vuole entrare in Italia lo può fare liberamente ma sarà assoggettata alle nostre leggi, basta aiuti a queste merde che ne approfittano solo per fare danni

  2. Questa pretende di trasformare l’Italia in una succursale del suo paese, simile per abitanti e migliore per il bengodi….

  3. Se agli italiani dessero tutte le agevolazioni che danno agli immigrati magari il ringiovanimento lo farebbero loro, come hanno sempre fatto, prima che arrivassero da ogni dove a fuiliare in numero industriale nel paese del bengodi!
    paga italiano e taci se osi parlare sei razzista…

  4. Una persona non rimane 18 mesi nei CIE. È IL TEMPO MASSIMO che una persona rimane quando le sue generalità non sono state date, o date falsamente, e/o in attesa di conferma. Se una persona vuole entrare in Italia, non vedo perché non mostri un documento di identità valido. Che poi lo svecchiamento degli italiani avvenga grazie all’immigrazione irregolare, lo vedremo grazie alla Kienghe’ e alla Boldrini, altra amante del politicamente corretto senza se è senza ma.

Comments are closed.