Insegnante corteggia alunna, condannata per molestie sessuali

Trento, 5 apr. – Una insegnante di 40 anni innamorata della sua alunna di 13 anni e’ stata condannata a sei mesi di reclusione dal Tribunale di Trento e a 4 mila euro di risarcimento. La docente di scuola media aveva inviato all’adolescente numerosi sms e aveva anche cercato di baciarla sulla guancia, di accerezzarle la mano, di sfiorarle la schiena.

L’accusa e’ stata di “molestie aggravate”, anche in relazione alla posizione dominante e all’insistenza della prof (in due giorni 42 messaggi). Ora la donna – indotta alle dimissioni – ha perso il posto di lavoro.

La ragazzina, sottoposta da maggio a giugno 2010 a notevole pressione psicologica aveva confidato i fatti a un’altra insegnante, la quale, tramite il dirigente scolastico, aveva determinato l’avvio delle indagini della Polizia postale. Gli inquirenti hanno monitorato i comportamenti della docente, intercettando le telefonate, le comunicazioni mail e gli sms. I messaggi tramite telefonino avevano connotati decisamente amorosi: “Ti penso ogni minuto”, “mi sto innamorando”, “ho perso la bussola per te”, “ciao cucciola, sono in ritardo ma arrivo… bacino”; “ti penso in ogni minuto”, “ti abbraccio forte per rassicurarti e teneramente per amarti”, “comunque i tuoi occhioni sono magnetici…. l’ago della mia bussola va in tilt”.

In qualche comunicazione sms la prof manifestava consapevolezza e inquietudine per i suoi comportamenti, scrivendo frasi come: “mi sono dichiarata apertamente e mi rendo conto che e’ un po’ da sbarellati, nel senso che io ho un’eta’ e tu ne hai un’altra.. intercorrono la bellezza, non so se hai fatto i calcoli, ma all’incirca di 25 anni”. In altre occasioni la quarantenne, temendo che la ‘tresca’ potesse essere scoperta, scriveva: “elimina tutte le nostre tracce”, oppure: “mettimi sotto nome in codice, come Irlanda o Green eyes, per evitare problemi”, “mi sei sparita? Genitori in agguato?”.

Nel corso di una gita scolastica l’insegnante avrebbe confessato alla giovane di avere tendenze bisessuali, approfittandone per chiederle se le piacessero le donne e suggerendole letture con riferimenti lesbici. Tra le comunicazioni c’e’ anche un mms inviato all’adolescente con l’immagine di un bacio saffico e con la proposta: “vorresti provare?”. (AGI) .

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