6 agosto – Crescono le polemiche attorno al vaccino sperimentale ZMapp utilizzato per curare i due americani contagiati dal virus Ebola mentre si trovavano in Africa. Il farmaco – fino ad allora testato solo su animali e non ancora approvato dalla Food and Drug Administration, l’ente americano preposto al controllo di medicine e alimenti – e’ prodotto con la pianta del tabacco. E sembra funzionare. Per la realizzazione del vaccino, l’azienda farmaceutica Mapp Biopharmaceutical si avvale della collaborazione di Kentucky BioProcessing, filiale del gruppo americano del tabacco Reynolds American. E’ stata Cnn ha rivelare per prima che il farmaco “miracoloso” e’ prodotto da Mapp, con sede a San Diego (California).
“Si e’ cominciato a ipotizzare l’utilizzo del tabacco per sviluppare il vaccino perche’ questa pianta e’ in grado di produrre rapidamente anticorpi in caso di emergenza”, dichiara Charles Arntezen, esperto di biotecnologia vegetale presso l’Arizona State University e che in passato ha collaborato con Larry Zeitlin e Kevin Whaley, i ricercatori che sono rispettivamente presidente e amministratore delegato di Mapp.
Il processo di estrazione degli anticorpi “miracolosi” e’ lungo e complesso. Per produrre le proteine terapeutiche dentro la pianta del tabacco, i geni per gli anticorpi desiderati sono fusi assieme ai geni di un naturale virus del tabacco, aggiunge Arntezen. Le piante di tabacco sono poi infettate con questo nuovo virus artificiale. “La pianta, che a questo punto produce anticorpi per contrastare l’infezione, viene poi macinata e gli anticorpi vengono estratti”, conclude. Un processo, questo, che richiede settimane. asca