Furto di rame, inseguimento da film e carabinieri investiti: arrestato croato

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ROMA – Un inseguimento da film sull’Aurelia dopo il furto di rame, con i carabinieri che avevano esploso colpi di pistola agli pneumatici del furgone in fuga finito poi contro un guard rail. In quelle fasi concitate i militari erano stati anche investiti. Dopo mesi di ricerche i militari sono riusciti ad acciuffare un 43enne croato, protagonista di un colpo effettuato in un capannone ad Albinia, in provincia di Grosseto. Il malvivente è stato rintracciato nelle prime ore della mattina a Roma, nella zona di Prima Porta, davanti a una scuola.

Il furto di rame nel capannone

Tutto è cominciato lo scorso 2 maggio, nella provincia toscana. Alcuni soggetti erano entrati all’interno di un capannone industriale, rubando 12 bobine di cavo in rame. Dopo averle caricate su un furgone, il 43enne si era messo alla guida del mezzo imboccando l’Aurelia in direzione Roma. Dopo pochi chilometri, il furgone è stato individuato dalla pattuglia del Nucleo operativo e radiomobile di Orbetello all’altezza dello svincolo di Capalbio. Il conducente del veicolo non si è fermato all’alt. Anzi, ha cominciato a zigzagare tra le corsie, effettuando manovre pericolose e a forte velocità, provando a speronare la vettura dei militari.

Successivamente, gli uomini dell’Arma sono riusciti a far fermare il furgone: scesi dalla vettura, lo hanno accerchiato a piedi. A quel punto, però, mentre i due carabinieri si sono avvicinati al lato del guidatore, quest’ultimo ha ingranato la retromarcia, colpendo la gazzella dei carabinieri e investendo i militari, che sono finiti a terra.

Carabinieri investiti

L’uomo al volante del furgone è ripartito a tutta velocità con il portellone aperto a causa dell’urto. E ha proseguito nonostante i militari avessero esploso dei colpi di pistola verso gli pneumatici. Nell’inseguimento i militari, seppur contusi e con l’autoradio danneggiata, hanno tallonato il furgone, fino a quando il veicolo è finito contro il guard-rail. L’uomo alla guida, ormai braccato, è scappato a piedi nei campi circostanti. Complice anche il buio, è riuscito in quel momento a far perdere le proprie tracce.

Arrestato a Prima Porta

Le indagini svolte dall’Arma di Orbetello e dal Nucleo investigativo di Grosseto sono iniziate subito, a cominciare dal furgone dove a bordo erano state trovate le bobine di rame successivamente restituite al legittimo proprietario. Gli accertamenti tecnico-scientifici su mezzo e l’analisi dei dati di utenze telefoniche hanno consentito di risalire al 43enne, già noto alle forze dell’ordine.

Le ricerche hanno portato gli investigatori nella Capitale, in una roulotte presente in un terreno a Prima Porta: ma del malvivente non c’era nemmeno l’ombra. Fino a stamani, quando i militari della locale stazione dei carabinieri, in contatto con i colleghi di Grosseto, lo hanno individuato e fermato. Per il 43enne, accompagnato nel carcere di Regina Coeli, la fuga è finita.
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