Blitz nel campo rom di via Salone: trovati quattro minori da soli, sequestrata merce rubata ancora con le etichette
Cavetti, auricolari, caricabatterie per cellulari. Ma anche capi di abbigliamento ancora etichettati. Inoltre sono stati trovati quattro minori da soli, senza genitori né adulti come figure di riferimento. È il bilancio del blitz effettuato all’alba di giovedì 18 settembre nel campo rom di via di Salone. Un intervento, questo, che ha visto impegnata la polizia locale dei gruppi Spe (Sicurezza Pubblica Emergenziale) e il VI Torri.
Quattro minori abbandonati
Nel corso dell’operazione, avvertito il tribunale per i minorenni e in collaborazione con la sala operativa sociale, quattro minori – il più piccolo ha sette anni – sono stati affidati a una persona diversa da quella della sfera genitoriale, perché trovati da soli nel campo. Nei confronti di chi esercita la potestà genitoriale si sta procedendo, secondo quanto appreso, per il reato di abbandono di persona o di incapace (articolo 591 del codice penale). Nelle immediate vicinanze, stamani, sono stati notati anche degli scuolabus praticamente vuoti, sui quali sono saliti due bambini. Due mezzi, senza ragazzini, sono rimasti all’interno. In uno di questi sono saliti i due minori.
La merce recuperata nel campo rom
Diversa la merce recuperata dai caschi bianchi di dubbia provenienza, ancora nelle confezioni e provvista di cartellino. Il sospetto, al momento, è che possa essere stata rubata in un magazzino nella zona est della Capitale. Parliamo di vestiti, tute, ma anche di prodotti per la casa come cavatappi e mestoli. Tra il materiale recuperato anche collanine di bigiotteria. Oltre 500 i pezzi sequestrati e sui quali sono in corso gli opportuni approfondimenti.
Il furgone carico di rifiuti
Tra le altre cose, grazie anche alla collaborazione del personale del Nad (Nucleo Ambiente e Decoro), è stato individuato anche un furgone carico di rifiuti speciali e pericolosi. Il mezzo è stato posto sotto sequestro. Il possessore del veicolo e la proprietaria, entrambi di origini bosniache, sono stati denunciati per reati ambientali.
www.romatoday.it