Consulta: sì riconoscimento di entrambe le ‘mamme’ per i figli di coppie lesbiche

omosessualità giustizia

La Corte costituzionale: “Sì al riconoscimento alla nascita di entrambe le mamme per i figli delle coppie lesbiche”

di Felice Manti– La Corte Costituzionale ha giudicato incostituzionale il divieto per la madre intenzionale di riconoscere come proprio il figlio nato da procreazione assistita praticata all’estero. La Corte ha inteso precisare che la questione non attiene alle condizioni che legittimano l’accesso alla fecondazione assistita ma all’attuale impedimento al nato in Italia di ottenere fin dalla nascita lo stato di figlio riconosciuto anche della donna che ha prestato il consenso alla pratica fecondativa all’estero insieme alla madre biologica.

A giudizio della Consulta questo divieto non garantirebbe il miglior interesse del minore e violerebbe sia l’articolo 2 della Costituzione, “per la lesione dell’identità personale del nato e del suo diritto a vedersi riconosciuto sin dalla nascita uno stato giuridico certo e stabile”, sia dell’articolo 3 della Costituzione, “per la irragionevolezza dell’attuale disciplina che non trova giustificazione in assenza di un controinteresse di rango costituzionale”, e dell’articolo 30 della Costituzione, “perché lede i diritti del minore a vedersi riconosciuti, sin dalla nascita e nei confronti di entrambi i genitori, i diritti connessi alla responsabilità genitoriale e ai conseguenti obblighi nei confronti dei figli“.

Ma in questo modo la Consulta si mette di traverso rispetto al Parlamento – come ha già fatto con la questione padre e madre sul documento di identità, sostituita dalle parole genitore 1 e 2 – e di fatto sdogana l’accesso alla gestazione per altri all’estero e alla trascrizione all’anagrafe dei figli nati con tecniche di pma e utero in affitto, che invece l’esecutivo intende perseguire. Un corto circuito giuridico in cui in nome dell’interesse dei bambini si legittima l’egoismo di chi impedisce ai propri figli di dare sostanza alle parole papà e mamma.
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