di Euronews
Una croce e un giubbotto salvagente. Sono i simboli di sofferenza, esposti in Vaticano, al centro del discorso rivolto da Papa Francesco ai 33 profughi arrivati da Lesbo, in Grecia. Il Pontefice ne ha avuto anche per la comunitĂ internazionale: “Bisogna impegnarsi seriamente a svuotare i campi di detenzione in Libia, valutando e attuando tutte le soluzioni possibili. Bisogna denunciare e perseguire i trafficanti che sfruttano e maltrattano i migranti, senza timore di rivelare connivenze e complicitĂ con le istituzioni. Bisogna mettere da parte gli interessi economici per mettere al centro la persona, ogni persona, la cui vita e dignitĂ sono preziose agli occhi di Dio. Bisogna soccorrere e salvare, perchĂ© siamo tutti responsabili della vita del nostro prossimo, e il Signore ce ne chiederĂ conto al momento del giudizio“.


