UE bocciata dagli italiani, tre post su quattro sono negativi

consiglio europeo

Nel 2025 il malcontento degli italiani nei confronti della Ue peggiora di mese in mese

Inizialmente si concentra su green deal e riarmo, poi sempre più su politiche agricole, carbon tax e le varie misure di sostegno al bilancio, percepite come punitive e lesive della sovranità nazionale. Su oltre 9,5 milioni di contenuti rilevati da Socialcom attraverso la piattaforma SocialData, il 75% esprime una posizione negativa nei confronti dell’Europa, generando oltre 250 milioni di interazioni. I momenti di maggiore tensione coincidono con il lancio del piano ReArmUe, l’insediamento di Donald Trump (Giorgia Meloni è stata l’unica leader Ue presente) e il dibattito sul bilancio europeo, riacceso dall’ipotesi di nuove tassazioni.

Il malcontento si estende a larga parte dell’agenda europea. Ai temi di politica estera (sentiment negativo per il 91% dei contenuti) seguono immigrazione (87%), dazi (83%), burocrazia (78%) e agricoltura (70%). Le proteste degli agricoltori si susseguono per tutta la prima metà dell’anno, fino ad esplodere a luglio di fronte alla proposta di tagli alla Politica Agricola Comune. Le politiche green invece, pur molto presenti nei canali istituzionali (548 mila post), faticano a generare coinvolgimento: raccolgono meno interazioni di immigrazione, dazi e tasse.

Una citazione a parte merita l’allarme sulla sovranità dei governi nazionali in pericolo, tema ricorrente nei post più apprezzati, con un record di engagement medio di oltre 1000 interazioni per post.

La lettura critica verso l’Unione Europea si riflette anche nella distribuzione dei contenuti e delle interazioni social. La maggior parte dei post è pubblicata su Twitter/X (65%), seguito da web news e blog (28%), che si confermano principali fonti di informazione. Ma è su Instagram e Facebook che si concentra il coinvolgimento più alto: insieme generano oltre il 70% delle interazioni totali, segno di una partecipazione che si esprime soprattutto attraverso contenuti visivi, commenti e reazioni. Twitter/X, pur centrale nella produzione dei contenuti, raccoglie solo l’11% dell’engagement.

Tra i temi più sensibili emersi nel dibattito online c’è il fronte fiscale. Socialcom ha analizzato le reazioni a quattro proposte di tassazione avanzate dall’Unione Europea tra il 19 giugno e il 18 luglio: ambiente (Ets e Cbam), grandi aziende, rifiuti elettronici e tabacco. In totale, oltre 10.000 contenuti e 223.000 interazioni nell’ultimo mese. A catalizzare l’attenzione è soprattutto l’ipotesi di aumento delle accise sul tabacco, che da sola genera 5.7 mila conversazioni e oltre 86.000 interazioni social, con critiche già esplose prima dell’annuncio ufficiale. Il tono è nettamente contrario (95% di contenuti negativi), alimentato dalla percezione di una misura invasiva e punitiva, capace di incidere direttamente sulle abitudini quotidiane dei cittadini.

“La distanza tra le priorità europee e le preoccupazioni degli italiani emerge con chiarezza nella conversazione online, dominata da critiche, allarmi e sarcasmo” – commenta Luca Ferlaino, presidente di Socialcom. “Il malcontento attraversa tutti i principali dossier, ma esplode in particolare su temi percepiti come più vicini alla vita quotidiana, come agricoltura e tabacco. Serve un cambio di passo nel modo in cui l’Europa comunica, ascolta e rappresenta i cittadini.”  ADNKRONOS

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