Progetto UE per farci schiavi: niente lavoro/conto in banca se non ti fai controllare

identità digitale

European Digital Identity Wallet: non potrai avere un conto in banca, un lavoro, un affitto se non ti fai controllare e…

di Antonio Amorosiwww.affaritaliani.it – La cinesizzazione delle nostre vite ha fatto un altro importante passo avanti, grazie all’Unione Europea. A marzo parte la sperimentazione del nuovo sistema di identità digitale dell’UE, la cosiddetta European Digital Identity Wallet, la versione Europea del “credito sociale” cinese. In questi giorni la Commissione Europa ha reso pubblica la prima versione dell’architettura e delle norme che saranno attuate.

Nel rapporto del 2018 del World Economic Forum dal titolo “Identity in a Digital World. A new chapter in the social contract” si spiega bene di cosa si tratta: “l’identità digitale determina a quali prodotti, servizi e informazioni possiamo accedere o, al contrario, a ciò che è precluso a noi”. La UE ne applicherà i principi.

Cosa comporta? E’ presto detto.

Se non avrai un’identità digitale non potrai accedere ai servizi pubblici, avere i certificati medici, aprire un conto in banca, presentare la dichiarazione dei redditi, fare domanda per un’università, affittare una casa, noleggiare un auto, chiedere un prestito e tante altre cose. Lo Stato vuole controllare tutto di te, fino al battito delle ciglia. La rete internet e le nuove tecnologie sono diventate un meccanismo implacabile.

Gradualmente si applicherà ai consumi delle persone per comprendere se vivendo immettono troppo carbonio nell’atmosfera o se producono troppa spazzatura o fanno qualcosa che non va al governo. Se ad esempio il governo riterrà inderogabile, per il bene della salute pubblica, fare iniettare un farmaco il soggetto dovrà farlo, pena l’esclusione dalla vita sociale e la fine economica della propria vita o di quella della propria famiglia. E’ un descrizione esagerata? Sembra un film distopico? Non vi ricorda qualcosa? E’ stata già rimossa l’epoca del Green Pass obbligatorio e la condizione di alcune categorie che senza il possesso non potevano lavorare o la multa mandata a chi non era vaccinato?

All’inizio il sistema verrà venduto come un più facile accesso ai servizi

Sulla carta l’obiettivo del progetto Ue infatti è permettere ai cittadini europei e alle imprese del territorio comunitario di accedere a un sistema di riconoscimento pienamente interoperabile, in modo da accedere a tutti i servizi. Con l’accoglienza di massa della European Digital Identity Wallet o l’obbligo è inevitabile una distinzione e separazione tra parti della popolazione, che verrà messa l’una contro l’altra, e l’applicazione del modello di “credito sociale” cinese ai Paesi europei. Viola i diritti umani? Che importa.

Nel modello cinese ad ogni cittadino vengono assegnati dei punti. Ne viene poi monitorato e valutato digitalmente il comportamento. I cittadini, anche se il termine appare oramai pleonastico, aumentano i propri punti donando sangue, denaro, lodando il governo o compiendo le azioni che il governo richiede. In questo modo si potranno pagare meno tasse, portare i bambini a scuola o avere un lavoro, altrimenti si resterà ai margini. Le punizioni includono la pubblica vergogna con il proprio nome “affisso” in piazza su grandi video wall, vista la funzione della reputazione nelle nostre società (sarebbe la versione moderna della tortura medioevale dei reprobi), il non accesso ai mezzi di trasporto pubblici e privati, dove cioè bisogna per forza di cose dare la propria identità e ad altri servizi.

L’Italia è tra i Paesi pilota

Il progetto pilota che farà da apripista alla European Digital Identity Wallet sarà guidato dal consorzio Nobid. Il piano dovrebbero iniziare nella prima metà del 2023 e l’Italia è tra i Paesi pilota. Il sistema entrerà in vigore a fine settembre 2024. Coinvolti con l’Italia nella prima fase anche Danimarca, Germania, Islanda, Lettonia, Norvegia. Il consorzio riceverà finanziamenti dal programma Digital Europa della Commissione Europa. Dopo l’implementazione il sistema verrà gestito dall’Intelligenza artificiale. Quindi se ci sarà un problema o un mal funzionamento non si presenteranno le proprie rimostranze a un ufficio, che non esiste, e non si avrà un essere umano col quale interagire, ma le macchine, l’Intelligenza artificiale. Per le macchine “no”, vuol dire “no”, anche se la pillola potrà essere indorata con tante belle argomentazioni dialettiche e citazioni colte. Vedremo i tempi di attuazione reali e problemi che si creeranno i corso d’opera perchè nulla è ancora scritto

La European Digital Identity Wallet è un’iniziativa paneuropea: ne faranno parte oltre i Paesi della UE anche Norvegia, Regno Unito e Ucraina.

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