Campi di contenimento per no vax? Ci siamo quasi… non ci resta che contagiarsi

Campi di contenimento per no vax

di Aldo Grandi – Di fronte a una variante Omacron pardon Omicron, che in Francia sta producendo oltre 200 mila contagi al giorno e in Italia 127 mila, i Governi senza sovranità dipendenti dagli organismi sovranazionali – Ue, Onu, Oms, Fmi etc. – hanno scelto, come unico rimedio, quello di prendersela con i cosiddetti, ma erroneamente, No vax. Perfino qualche aspirante politico come, ad esempio, il sindaco di Viareggio e probabile candidato a Lucca Giorgio Del Ghingaro si è augurato un lockdown spinto verso chi non vuole vaccinarsi. Un po’ come durante il fascismo, se la guerra andava male la colpa era dei sabotatori e del fronte interno ispirato e composto dalla maledetta razza giudaica.

Tempi molto duri, quindi, sotto tutti i punti di vista per chi non è allineato: non solo niente più cene al ristorante se non a cinque gradi sopra zero, né cinema, né teatri, né stadi. Adesso, dal 10 gennaio, sarà impedito ad una parte consistente della popolazione, almeno sei milioni di persone o poco meno, di potersi perfino introdurre in un bar per prendere un caffè al bancone o anche sedersi con i ghiaccioli in qualsiasi locale pubblico anche all’aperto. Potranno solamente entrare nei negozi e in quelli di generi primari visto che, per il momento, non li si vuole ancora affamare.

E’ evidente che questo noi lo chiamiamo tentato omicidio e nessuno ci toglie dalla testa che le conseguenze di questa sciagurata politica sanitaria devasteranno per chissà quanto tempo corpi, menti, cuori ed anime. Omicron, a quanto pare, e ne sbatte dei vaccini e colpisce senza guardare in faccia nessuno e, almeno in ciò, rappresenta (sic!) un indice di eguaglianza ritrovato.

Invece di aumentare i posti letto e le terapie intensive che, sostengono, sono al 13 per cento di occupazione – scusate, ma allora dov’è l’emergenza? – hanno speso miliardi di euro per i vaccini che sono andati a ingrassare i colossi dell’industria farmaceutica. Addirittura Pfizer che se la canta e se la sona – se prendi il virus ti cura con i suoi medicinali, se non lo prendi ti somministrano il suo vaccino – ha ammesso che Omicron buca le difese dei vaccini classici e che, quindi, sta già predisponendo un apposito vaccino per Lei che sarà pronto a primavera. Nei laboratori della società leader del mercato mondiale con sede a New York, i medici e i tecnici devono sostenere ritmi da criceto per riuscire a stare dietro a tutte le varianti del Covid. Arriveremo a doverci iniettare un vaccino per ogni mutazione del virus? Probabile, soprattutto se, prima o poi, dovesse scomparire lo scudo e la scusante dei No vax colpevoli di ogni cosa.

Fatta questa lunga, ma doverosa premessa, alle soglie del Nuovo Anno, il 2022, ci sembra chiaro che in questi due anni di presunta pandemia siamo stati tutti, sistematicamente, presi per il culo. Doveva andate tutto bene e tutto bene non è andato. Dovevano bastare isolamento, mascherine, distanziamenti, smart-working e altre diavolerie e, invece, non sono serviti a niente o poco più. I vaccini avrebbero dovuto restituire la vita e la speranza mentre, al contrario, non proteggono assolutamente dal contagio anche se, indubbiamente, ne frenano e ne limitano, forse, le conseguenze. Già, ma fino a quando se la malattia dovesse continuare nella sua folle corsa al mutamento costante e progressivo?

In tutto questo bailamme in cui una gran parte dell’umanità, almeno alle nostre latitudini, quelle occidentali, ormai carente di tutto, persino di capacità reattiva alla malattia, pare aver perso la bussola e anche molto, ma molto di più, l’unica luce nel tunnel dell’incubo nel quale ci hanno spinto e continuano a spingere e a spegnere, è rappresentata dalla speranza, paradossale lo sappiamo, ma reale, di contagiarsi e di uscirne fuori con le proprie gambe e, possibilmente, in verticale.

Con una idiozia e una malafede paragonabili solo alla malvagità di cui sono intrise, le autorità sanitarie hanno costretto migliaia di professionisti che, per un anno, avevano combattuto al fronte contro il Covid, a interrompere la propria attività sospendendoli. E questo solamente perché non volevano vaccinarsi. Con il risultato che, adesso, in alcune situazioni si richiamano i medici in pensione per poterli utilizzare almeno per sei mesi. Poi si vedrà.

Si sono distrutte professionalità, intelligenze, creatività, conoscenze e disponibilità umane uccidendo lo spirito di uomini e donne che non meritavano di essere umiliati e accantonati come ferri vecchi solo perché non sdraiati sanitariamente e politicamente sulla linea del mainstream sovranazionale.

Non riuscendo a cavare un ragno dal buco, cercano la endlösung o soluzione finale lanciando i dadi per aria e sperando nel doppio 6: impossibile o quasi. Così menano fendenti a destra e a manca sperando in un miracolo al quale, ormai, non credono più neanche loro.

Confidare nel contagio, quindi, e curarsi senza timori di apparire ligi al sistema o parvenu della neoscienza. Non ci resta altro per augurarci di poter tornare a essere considerati degli esseri umani degni di poter vivere, come tutti gli altri, i vaccinati, la propria vita.

Auguriamo a tutti di buon anno con la convinzione che questa storia, purtroppo e non certo per colpa nostra, non avrà mai fine.   www.lagazzettadilucca.it

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