I contagi dal virus di Covid-19 sono tornati a crescere e con essi anche le ospedalizzazioni. Ma a destare qualche preoccupazione è il fatto che circa la metà dei nuovi ricoveri riguardano persone vaccinate. Un dato che secondo alcuni esperti dovrebbe spingere il governo a promuovere un terzo richiamo per tutta la popolazione. Ma per il momento il ministro della Salute esclude questa possibilità.
La metà dei pazienti ricoverati è vaccinata
L’ultimo rapporto di Sciensano, l’ente belga che si occupa del monitoraggio sanitario, ha rilevato un aumento del 19 per cento dei contagi su base settimanale, con punte di quasi 4mila contagi al giorno su una popolazione di 11,5 milioni di persone. Anche i ricoveri ospedalieri sono aumentati, ma a un ritmo per ora inferiore, ossia del 5 per cento. Cosa che per gli esperti è merito dei vaccini. Perché, ha spiegato il virologo di Sciensano Steven Van Gucht, se è vero che “la metà dei pazienti ricoverati è vaccinata”, è anche vero che l’incidenza di ospedalizzati è nettamente più alta tra i non vaccinati. “In proporzione, i vaccini proteggono dall’80 al 90% dai ricoveri ospedalieri, e questa è la cosa principale”, dice Van Gucht.
Chiarito questo, resta il nodo di quanto la protezione dei vaccini duri nel tempo. “Oggi non lo sappiamo”, ammette il virologo. “Lo impareremo nel tempo . Nelle ultime settimane, abbiamo notato che sempre più persone soffrono di raffreddori e disturbi influenzali. Forse i vaccini non funzionano più altrettanto bene contro le infezioni lievi. D’altra parte, a causa del clima autunnale e del rilassamento (delle misure anti-Covid, ndr), c’è semplicemente un maggiore circolazione del virus”. Ecco perché Sciensano ipotizza “che questa tendenza al rialzo (dei contagi e delle ospedalizzazioni, ndr) accelererà ulteriormente”.
Green pass e terza dose
Cosa fare allora? Sul fronte delle misure anti-Covid, il Green pass sta creando non poche polemiche. Da qualche giorno, il certificato Covid è obbligatorio per partecipare a eventi pubblici a Bruxelles e in Vallonia, ma non nelle Fiandre, dove risiede circa il 60% della popolazione belga. Il ministro della Salute Frank Vandenbroucke ha duramente criticato la posizione della regione fiamminga, e ha chiesto alle autorità locali di fare di più per aumentare il tasso di vaccinazioni:
“E’ inaccettabile che a Bruxelles la metà della popolazione non sia vaccinata”, ha detto il ministro. Il quale, però, frena sui richiami per tutta la popolazione: “Non dico no a una terza dose – ha detto – Ma al momento non disponiamo di dati convincenti che ci portino a concludere che è necessario somministrare una terza dose alla popolazione“. https://europa.today.it