Picchiata e abusata da marito, suocero e cognato: arrestato nordafricano

“Costretta a ripetuti rapporti sessuali, picchiata e obbligata anche a bere un infuso abortivo”. Una cruda storia di violenza domestica quella denunciata da una giovane donna che sarebbe stata rinchiusa in casa da tre uomini – ovvero marito, suocero e cognato – e costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà, fino a tre volte al giorno.

La vicenda arriva da un comune della ‘bassa’ bolognese, ed è lì che i Carabinieri hanno fermato il coniuge che – secondo le accuse della donna – sarebbe arrivato a tenerla prigioniera in casa propria, chiudendola in camera per giorni interi, picchiandola e ricoprendola di insulti. Non solo. La malcapitata ha anche raccontato che sarebbe stata costretta persino a bere una sorta di infuso abortivo per perdere il bambino.

Da quanto si apprende, la giovane aveva già denunciato le violenze all’Arma a fine giugno ed era stata quindi affidata a una struttura protetta. Poi però – forse costretta, secondo gli investigatori – era tornata a casa e aveva ritrattato tutte le accuse, salvo poi riconfermale qualche mese dopo. Così è finito in arresto – con l’accusa di violenza sessuale, sequestro di persona in concorso e maltrattamenti – il marito della donna – un giovane di origini nord africane . Sono altresì indagati – per sequestro di persona e divieto di avvicinamento alla parte offesa – il fratello e il padre dell’uomo.

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