La nomade che ha minacciato Salvini ha un cumulo di 16 anni di condanne

La “zingaraccia” è una pregiudicata, attualmente è agli arresti domiciliari per furto, ha un cumulo di 16 anni di condanne e vive in un campo rom irregolare. È lei, secondo quanto afferma in un reportage Il Giornale, la nomade che aveva invitato qualcuno a ficcare una pallottola in testa a Matteo Salvini, beccandosi per tutta risposta la brutta definizione datale dal ministro dell’Interno, “zingaraccia”, alla quale aveva promesso anche un rapido passaggio di ruspa sui luoghi dove lei, a quanto pare, sconta le sue condanne.

Secondo quanto racconta il quotidiano milanese, il consigliere comunale e regionale della Lega Max Bastoni si è recato al campo rom irregolare in questione incontrando la donna, che a quanto pare avrebbe però modificato la sua versione. «Quella donna riconosce che i bambini del campo vicino in condizioni disagiate e che gli adulti non lavorano, perché nessuno interviene?», spiega Bastoni.

Salvini era stato molto duro nel suo messaggio alla donna: «Ma vi pare normale che ci sia una zingara di un campo rom abusivo a Milano, una zingaraccia che va a dire “Salvini dovrebbe avere un proiettile”? Preparati che arriva la ruspa, amica mia. Proiettile…, tu preparati che ad accogliere la ruspa, cara la mia zingara, poi vediamo. Roba da matti. Il problema non è una zingara che minaccia di morte il ministro dell’Interno, vivendo in un campo Rom abusivo. Il problema per qualcuno è la parola “zingaraccia”. Io vado avanti, fino al raggiungimento dell’obiettivo zero campi Rom in Italia», era stata la risposta di chi aveva polemizzato con lui per l’utilizzo di quel termine.

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