Cari infedeli

CARI ”CANI” INFEDELI

Riporto ciò che è obbligatorio sapere su quella che gli in-utili idioti sanno o pensano di sapere su quella che mistificatoriamente conoscono e/o definiscono “religione di pace, amore e tolleranza”. E’ indispensabile sapere al fine di assumere la consapevolezza di chi ci siamo e ci stiamo mettendo in casa.

Questi pochi concetti fondamentali vanno conosciuti per capire e far capire, m soprattutto per poter interdire l’islam in Italia, in Europa, in Occidente. E, visto l’approssimarsi del Santo Natale, se volete fare qualcosa di buono e di utile, diffondetele ai vostri contatti, amici, parenti e conoscenti, perché è tra loro che si annidano i buonisti, gli accoglioni e i traditori della civiltà cristiana millenaria, a cominciare da questa chiesa.

I comandamenti del Corano che esortano i musulmani a muovere guerra, in nome di Allah, contro i non-musulmani sono evidentissimi. Inoltre, essi sono assolutamente vigenti poiché furono rivelati nella parte finale della carriera criminale e sanguinaria del sedicente profeta e così cancellano e rimpiazzano le precedenti istruzioni di agire pacificamente.

Vorrei soprattutto spiegare che, se non si conosce il principio di “abrogazione”, non si riesce a comprendere come (non) ragionano i musulmani.

Secondo l’insegnamento islamico, il Corano il libro di Allah è giunto come una serie di rivelazioni di Allah, mediante l’Arcangelo Gabriele, al presunto profeta Maometto, che poi le dettò ai suoi seguaci.

I seguaci di Maometto impararono a memoria le varie parti del Corano e le scrissero su quello che avevano a portata di mano; questi frammenti furono successivamente raccolti in forma di libro per ordine del terzo Califfo, Utman, alcuni anni dopo la morte di Maometto.

Il Corano è composto da 114 Sure (da non confondere con la “Sira”, che si riferisce alla “vita (viaggio terreno) “del presunto profeta), di varia lunghezza, che possono essere considerate capitoli.

Secondo la dottrina islamica, Maometto ricevette la prima rivelazione da Allah per mezzo dell’Arcangelo Gabriele circa nel 610 AD in una grotta vicino alla Mecca.

La rivelazione consisteva unicamente nell’impartire l’ordine a Maometto di “recitare” o “leggere” (Sura 96) le parole di Allah. Durante i successivi dodici anni circa, alla Mecca, altre rivelazioni giunsero a Maometto per formare un messaggio rivolto agli abitanti affinché abbandonassero le loro tradizioni pagane e abbracciassero la fede in quello che loro ritengono l’unico Dio: Allah.

Mentre Maometto era alla Mecca, benché condannasse il paganesimo, mostrò un gran rispetto per il monoteismo di Cristiani ed Ebrei.

In realtà, l’Allah del Corano pretendeva di essere lo stesso Dio adorato da Ebrei e Cristiani, che ora si rivelava ai popoli Arabi attraverso Maometto.

Furono le successive rivelazioni nella carriera ‘profetica’ (criminale e sanguinaria) di Maometto, dopo che lasciò la Mecca per rifugiarsi a Medina, che trasformarono l’islam da una forma di monoteismo relativamente benigna in una barbara ideologia espansionistica di tipo politico-militare che persiste nostro malgrado a tutt’oggi. Non a caso Anni fa Erdogan ebbe a dire: La Democrazia è solo i treno sul quale saliamo fino a quando saremo arrivati all’obiettivo. Le moschee sono le nostre  caserme. I minareti le nostre baionette, le cupole i nostri elmetti, i fedeli i nostri soldati.”

L’islam ortodosso non accetta che la riproduzione del Corano in un’altra lingua sia una “traduzione” nel modo analogo a quello in cui, ad esempio, la Bibbia di Re Giacomo è una traduzione delle Scritture originali Ebraiche e Greche. Un punto sottolineato spesso dagli apologeti dell’islam per rintuzzare le critiche è che solo chi conosce l’Arabo può capire il Corano. Ma l’Arabo è una lingua e come per tutte le altre lingue può essere perfettamente tradotta. Peraltro, moltissimi musulmani non conoscono l’Arabo.

Nella analisi seguente, usiamo una traduzione del Corano eseguita da tre studiosi musulmani, che si trova qui (http://www.usc.edu/dept/MSA/quran/). Tutte le spiegazioni tra parentesi nel testo sono dei traduttori ad eccezione delle mie osservazioni in parentesi graffe { }.

Bisogna dire che quegli Occidentali che riescono a mettere le mani su una traduzione del Corano rimangono spesso perplessi sul suo vero significato per l’ignoranza di un principio fondamentale dell’interpretazione coranica conosciuto come “abrogazione”.

Il principio di abrogazione — al-naskh wa al-mansukh (l’abrogante e l’abrogato) — sancisce che i versetti rivelati in un periodo posteriore nella carriera di Maometto “abrogano” — cioè., cancellano e rimpiazzano — versetti anteriori le cui istruzioni possano essere in contraddizione con i successivi. Così, passaggi rivelati posteriormente nella carriera sanguinaria di Maometto, a Medina, cancellano passaggi rivelati anteriormente alla Mecca.

Lo stesso Corano stabilisce il principio di abrogazione:

2:106. Qualsiasi versetto (rivelazione) Noi {Allah} abroghiamo o facciamo dimenticare, Noi ne mandiamo di migliori o simili in loro vece. Non sai tu che Allah è capace di fare ogni cosa?

Pare che il 2:106 sia stato rivelato a seguito dello scetticismo nei riguardi di Maometto, dato che le rivelazioni di Allah non erano costanti nel tempo.

La contro-argomentazione di Maometto fu che “Allah è capace di fare ogni cosa” — anche cambiare idea.

Per aumentare ulteriormente la confusione, benché il Corano fosse stato rivelato a Maometto in modo sequenziale durante un periodo di circa vent’anni, non fu compilato in ordine cronologico. Quando il Corano fu definitivamente ordinato in forma di libro per ordine del Califfo Utman, le Sure furono disposte dalla più lunga alla più corta, senza alcuna relazione con la sequenza con cui furono rivelate né con i temi del loro contenuto.

Per trovare ciò che il Corano dice su di un dato argomento, è necessario esaminare le altre fonti islamiche che ci forniscono indizi su quando, nella vita di Maometto, avvenne la rivelazione.

In seguito a questa analisi, si scopre che le Sure Meccane, rivelate in un periodo in cui i musulmani erano vulnerabili sono, in generale, benevole; le posteriori Sure Medinensi invece, rivelate dopo che Maometto si proclamò capo di un esercito, sono aggressive.

Prendiamo, per esempio, 50:45 e la Sura 109, entrambe rivelate alla Mecca:

50:45. Noi sappiamo molto bene quello che essi dicono; e tu (O Maometto) non sei un tiranno sopra di essi {per forzarli a credere}. Ma ammonisci col Corano chi teme la Mia Minaccia.

109:1. Dì (O Maometto a questi politeisti e miscredenti): “O Al-Kafirun (non credenti in Allah, nella Sua Unicità, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Messaggeri, nel Giorno della Resurrezione, e in Al-Qadar) {Divina Provvidenza e Sostentamento di tutte le cose}, etc.}!

109:2. ” Io non adoro ciò che voi adorate,

109:3. ” Né voi adorate ciò che io adoro.

109:4. ” E io mai adorerò ciò che voi state adorando.

109:5. ” Né voi mai adorerete ciò che io adoro.

109:6. ” Tenetevi la vostra religione, io mi terrò la mia religione (il monoteismo islamico}.”

Poi troviamo questo passaggio rivelato appena dopo che i musulmani raggiunsero Medina ed erano ancora vulnerabili:

2:256. Non c’è costrizione nella religione. In verità, la retta via è ben distinta da quella sbagliata. Chiunque non crede nel Taghut {idolatria} e crede in Allah, ha afferrato la maniglia più affidabile che mai si romperà. E Allah tutto ascolta e tutto conosce.

All’opposto, prendiamo 9:5, comunemente definito come il “versetto della spada”, rivelato verso la fine della vita di Maometto:

9:5. Quando poi saranno trascorsi i mesi sacri (il 1°, 7°, 11°, e 12° mese del calendario islamico}, allora uccidete i Mushrikun {idolatri} ovunque li troviate, catturateli, assediateli e preparate per loro ogni sorta di imboscata. Ma se si pentono ed eseguono As-Salat (Iqamat-as-Salat) {le rituali preghiere islamiche }, e pagano la Zakat {elemosina}, allora lasciateli liberi. Veramente, Allah è indulgente e misericordioso.

Essendo stato rivelato nella vita di Maometto posteriormente a 50:45, a 109, e a 2:256, il versetto della spada cancella i loro suggerimenti pacifici, in accordo con 2:106. La Sura 8, rivelata poco prima della Sura 9, presenta un tema simile:

8:39. E combatteteli fino a che non ci sia più Fitnah {miscredenza e politeismo: cioè l’adorazione di altri insieme ad Alla} e la religione {adorazione} sia tutta per l’Unico Allah [in tutto il mondo]. Ma se desistono {di adorare altri insieme ad Allah}, allora in verità, Allah vede tutto ciò che fanno.

8:67. Non si addice a un profeta possedere prigionieri di guerra {e liberarli in cambio del riscatto} fino a quando non abbia compiuto un grande massacro (tra i suoi nemici} sulla terra. Voi volete i beni di questo mondo {cioè il denaro del riscatto per liberare i prigionieri}, ma Allah vuole {per voi} la Vita Eterna. E Allah è Onnipotente e Onnisciente.

9:29. Combattete contro quelli che non credono in Allah, né nell’Ultimo Giorno, e che non proibiscono ciò che è stato proibito da Allah e dal Suo Messaggero e quelli che non riconoscono la religione della verità {cioè l’islam} tra i popoli della Scrittura {Ebrei e Cristiani} finché non paghino la Jizya con accettata sottomissione, e si sentano essi stessi soggiogati.

9:33. E’ Lui {Allah} Che ha inviato il Suo Messaggero {Maometto} con la guida e la religione della verità {Islam}, per farla trionfare sopra tutte le religioni anche se i Mushrikun {politeisti, idolatri, pagani, non credenti nella Unicità di Allah} odiano (ciò).

I comandamenti del Corano ai Musulmani, di muovere guerra in nome di Allah contro i non-Musulmani sono evidentissimi. Inoltre, essi sono assolutamente vigenti poiché furono rivelati tardi, nella carriera del profeta e così cancellano e rimpiazzano le precedenti istruzioni di agire pacificamente. Senza conoscere il principio di “abrogazione”, gli Occidentali continueranno a male-interpretare il Corano e a credere erroneamente che l’Islam è una “religione di pace”.

(Traduzioni dall’arabo del compianto amico Paolo Mantellini)