Violenza sulle donne, Bonafede: “Denunciate la bestia che vi sta accanto”

Arriva il ‘Codice Rosso’ per proteggere le donne dalle violenze. “D’accordo con i ministri Bonafede e Bongiorno martedì approveremo in Cdm il ‘codice rosso’ contro la violenza sulle donne. Offriremo una corsia preferenziale alle denunce, imporremo indagini più rapide. Lo Stato è dalla parte delle donne”. E’ quanto annuncia su Twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Tema sul quale è arrivato anche l’appello del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: “Denunciate la bestia che vi sta accanto. Uno che approfitta della propria forza fisica per calpestare, anche fisicamente, un’altra persona non è degno di essere definito ‘uomo’”.

I DATI – “A luglio scorso – registra il guardasigilli via Facebook – erano già 130 i femminicidi registrati nei 12 mesi precedenti. Si viaggia a una media di 150 all’anno, quasi uno ogni due giorni. Omicidi consumati nei contesti familiari per mano di mariti o partner, ex o altri familiari. Le sentenze ci dicono che sul totale delle condanne per omicidi di donne, l’85 per cento sono classificabili come femminicidio, perché avvenuti in ambito familiare o all’interno di relazioni sentimentali poco stabili. Nel 2017 sono state 2.018 le sentenze definitive per violenza sessuale, 1.827 quelle per stalking. Si tratta di numeri che descrivono, soltanto parzialmente, la tragedia che si consuma quotidianamente nella nostra società. Non c’è più tempo da perdere”.

IL CDM – Bonafede ricorda che “al prossimo Consiglio dei ministri abbiamo all’ordine del giorno l’approvazione del disegno di legge sul ‘Codice rosso’ che abbiamo già presentato con il ministro Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker, fondatrici dell’associazione ‘Doppia difesa’ ispiratrice del provvedimento. Come avviene al pronto soccorso, alle denunce delle donne per maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate commessi in contesti familiari o di semplice convivenza, sarà applicato un ‘codice rosso'”.

I PM – Spiega Bonafede che “la denuncia sarà portata direttamente sulla scrivania del pm che avrà un termine ristrettissimo – 3 giorni – per sentire la donna. E la polizia giudiziaria dovrà dare priorità alle indagini. Sempre secondo le statistiche, circa 9 donne su 10 non denunciano ciò che hanno subito, soprattutto fra le mura domestiche, quindi chiunque trovi il coraggio di denunciare, deve essere subito ascoltato”. Il guardasigilli ricorda che “spesso si tratta di violenze all’interno della famiglia: nemmeno gli animali arrivano a questo punto”. ADNKRONOS

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