Florida, i democratici non si arrendono alla sconfitta: riconteggio dei voti

Il lavoro è frenetico negli uffici di Lauderhill, in Florida. 18 anni dopo il famoso riconteggio a mano scheda per scheda, che alla fine decretò la vittoria alle presidenziali di George W.Bush contro Al Gore, lo Stato è ancora una volta sotto i riflettori per una sfida all’ultimo voto fra il repubblicano Rick Scott e il democratico Bill Nelson, col primo che ha solo 12.500 voti di vantaggio sul secondo.

In particolare si guarda alla contea di Broward, da dove arrivano queste immagini. Qui le operazioni di voto sono state lentissime, sono andate avanti per ben tre giorni dopo il voto, e si è registrato uno strano fenomeno: in 30mila avrebbero votato solo per eleggere il governatore dello Stato e non anche per scegliere il nome del loro senatore a Washington. Un’anomalia che, ipotizza qualcuno, potrebbe anche essere stata causata da un malfunzionamento delle macchine elettroniche per votare.

In ogni caso, il riconteggio ha fatto infuriare i repubblicani che vedrebbero la loro maggioranza diventare risicata in Senato in caso di ribaltamento del risultato. Tanto che lo stesso presidente Trump ha apertamente parlato di brogli elettorali.

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