Processo Aemilia: una conferma delle trattative Stato-Mafia?

 

Processo Aemilia: una conferma delle trattative Stato-Mafia? Appare incomprensibile se non paradossale, la NON costituzione di parte civile del governo nel processo Aemilia.

di Armando Manocchia  @mail

aemilia

E’ bene rilevare e annotarselo perché potrebbe essere utile, se mai ci concedessero ancora di votare, che questo governo di incapaci e di collusi, di fronte ad un processo così importante come quello di Aemilia, processo contro la ‘ndrangheta che si è radicata al Nord grazie proprio ai politicanti, ladri e corrotti e alla smania di fare leggi, leggi e leggi, pensa che fatta la legge risolto il problema. E’ l’esatto contrario.

La legge sul SOGGIORNO OBBLIGATO è un vero regalo alle Mafie perché favorisce la distribuzione, la capillarizzazione e il radicamento in territori in cui della parola Mafia non conoscono nemmeno il significato.

(A proposito, con la distribuzione capillare dei ‘migranti’, quasi tutti islamici, si fa un favore agli islamisti e jihadisti che hanno l’obiettivo di dominare il mondo).

Lo Stato è coinvolto in prima linea con importanti Ministri come quelli del Lavoro (Poletti) e dello Sviluppo Economico (Guidi), guarda caso entrambi emiliani e guarda caso quelli maggiormente coinvolti nelle indagini e, visto che si sono costituiti parte civile: la Regione, i Sindacati, l’Ordine dei giornalisti, e altri ancora, c’è da chiedersi perché non si sia costituito parte civile il governo.