Egitto: leader dei Fratelli musulmani condannato a morte. Ira della Turchia

 

Il presidente turco Erdogan si scaglia contro la condanna a morte dell’ex presidente egiziano Mohamed Morsi, ingegnere formatosi negli Stati Uniti e leader dei Fratelli musulmani.

La sentenza pronunciata dal giudice Shaaban el Shami e trasmessa al Gran Mufti per un parere religioso (ma non vincolante) è ancora appellabile, ma è pesantissima.

In risposta alla condanna di Morsi “Elementi armati hanno ucciso a colpi di arma da fuoco tre giudici ad al-Arish” nel Sinai settentrionale”: lo riferisce un tweet dell’emittente Al Arabiya.
Fonti della sicurezza hanno sostenuto che l’attacco è stato portato da estremisti islamici legati all’Isis in “risposta alla sentenza” di condanna a morte pronunciata oggi contro il loro “fratello” Morsi , formatosi anch’egli negli USA. “ISIS è l’esercito segreto degli Stati Uniti”

Nel 2012 Morsi veniva celebrato dal Time e prometteva al paese libertà e un rilancio economico attraverso i buoni contatti della Fratellanza con il Fondo Monetario Internazionale. Questo non avvenne. Fratelli musulmani e salafiti scrissero una costituzione con una forte impronta islamista. Nacque la rivolta e la gente comunciò a invocare l’esercito, che difatti arrivò e prese il potere emanando poi una costituzione piu’ liberale e avviando davvero un rilancio economico.

Durante un comizio a Istanbul Erdogan non risparmia neppure l’Europa. “E’ stata inflitta una condanna a morte per il presidente Morsi, diventato il primo presidente eletto democraticamente in Egitto. Il Paese si sta trasformando in un vecchio Egitto”. Il presidente turco accusa poi l’Occidente di chiudere gli occhi nei confronti di Al Sisi responsabile del golpe che nel 2013 aveva estromesso Morsi dal potere. “L’Occidente, dice, ha abolito la pena di morte ma non fa nulla contro le condanne a morte in Egitto”.

La Turchia si era schierata sin dall’inizio contro il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, sostenendo i Fratelli Musulmani. Un sostegno che aveva creato negli anni scorsi forti tensioni diplomatiche tra il Cairo ed Ankara.

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