Appello Unicef: ci servono 2,2 miliardi di dollari

unicef21 febbr – Cinquantanove milioni di bambini di 50 Paesi vivono situazioni di emergenza. L’Unicef ha presentato oggi il Rapporto sull’intervento umanitario 2014, lanciando un appello per raccogliere 2,2 miliardi di dollari necessari quest’anno ad assicurare aiuti umanitari salvavita a 85 milioni di persone, di cui 59 milioni sono bambini, che devono affrontare conflitti, disastri naturali ed altre emergenze complesse in 50 Paesi.

”Sono appena tornato dal Sud Sudan, l’ultimo dei conflitti su vasta scala, che sta distruggendo la vita di milioni di bambini innocenti. Oltre 400.000 bambini e le loro famiglie sono sfollati a causa del conflitto e oltre 3,2 milioni di persone hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria”, ha detto Ted Chaiban, direttore Unicef del Programma di emergenza. ”La stagione delle piogge sta per cominciare -ha aggiunto- dobbiamo preposizionare gli aiuti e rinforzare i servizi essenziali; per questo abbiamo urgente bisogno di fondi per prevenire una catastrofe”.

Le donazioni per sostenere l’appello dell’Unicef serviranno a continuare il lavoro svolto dall’organizzazione nel 2013, con il quale sono stati raggiunti importanti risultati. Tra questi, spiega una nota, 24,5 milioni di bambini vaccinati contro il morbillo; 20 milioni di persone hanno ricevuto accesso ad acqua potabile per uso domestico e personale; 2,7 milioni di bambini hanno potuto partecipare a programmi di istruzione di qualità, formale e informale; 1,9 milioni di bambini sono stati curati dalla malnutrizione acuta grave e 935.000 bambini hanno ricevuto sostegno psicosociale.

I nababbi della fame. Unicef e Fao: l’80% del budget speso in stipendi e spot pubblicitari

Lo denuncia con spietata meticolosità Graham Hancock, autore del libro Lords of poverty (MacMillan. London, 1989): circa l’80% del budget di queste organizzazioni è destinato alle spese di funzionamento: cioè agli stipendi dei funzionari, pubbliche relazioni e campagne promozionali. Mentre solo il 20%, quando va bene, è costituito dagli aiuti reali alle popolazioni bisognose.

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