2 genn – Ha chiesto di dirottare i soldi stanziati per l’’ammodernamento dei campi nomadi’ agli anziani, ai giovani e ai cassintegrati. Prima l’associazione 21 luglio (che si oppone all’”Apartheid dei rom”) lo ha ammonito, poi si è visto recapitare un cartellino giallo addirittura da palazzo Chigi.
E’ accaduto al leghista Stefano Cavalli, consigliere regionale di Piacenza. In un comunicato diffuso nelle scorse settimane chiedeva alla Regione di stanziare il milione di euro (e oltre) destinato a rom e sinti, a favore delle vittime della crisi e del lavoro. Per tutta risposta si è beccato i rimproveri della presidenza del consiglio dei ministri che in una lettera lo accusa di utilizzare “stereotipi negativi collegati a una determinata etnia” e lo invita a “trasmettere alla collettività messaggi di diverso tenore”.
Il dipartimento per le “Pari opportunità-ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali” si è addirittura riunito per esaminare il suo caso e i contenuti dei suoi comunicati, scaricati da internet, sono stati schedati come ’caso web’, con tanto di numero di protocollo.
“Roba da Minculpop” dice Cavalli. “Al Governo non hanno proprio altro a cui pensare” commenta il diretto interessato, che replica: “Non mi faccio intimidire. La Lega Nord da sempre si batte per tutelare giovani, anziani e famiglie. Non è accettabile che i fondi pubblici vadano invece a persone che – i dati di cronaca lo dimostrano – non hanno alcuna intenzione di integrarsi. Continueremo quindi a batterci per la sicurezza dei cittadini, a difesa della nostra gente, discriminata da un Governo che guarda solo a rom e immigrati”. […]