Lettera aperta di Sonia Fregolent, Sindaco di Sernaglia

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10 ott – LETTERA APERTA DEL SINDACO FREGOLENT

Il Sindaco di Sernaglia interviene sugli argomenti caldi del giorno sollevando dubbi e perplessità sul modo di intendere la politica negli alti vertici ponendosi dalla parte dei cittadini. Dopo il messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sulle carceri, ecco la lettera aperta della dott.ssa Sonia Fregolent che non manca di far riflettere.

Ascolto, basita e incredula, quelli che dovrebbero essere i rappresentanti dello Stato che propongono amnistie, indulti, asili politici (evidentemente la precedente esperienza non è stata sufficiente) e mi chiedo: «Sono io che non riesco più a comprendere in quale direzione questo Paese sta andando oppure sono loro che vanno alla rovescia?»

«Le istituzioni e la nostra opinione pubblica non possono e non devono scivolare nell’insensibilità e nell’indifferenza, convivendo – senza impegnarsi e riuscire a modificarla – con una realtà di degrado civile e di sofferenza umana come quella che subiscono decine di migliaia di uomini e donne reclusi negli istituti penitenziari» afferma il nostro insigne Presidente della Repubblica.
La pena, che è la conseguenza giuridica di un reato, dev’essere sicuramente rieducativa ma, prima di tutto, dev’essere certa, determinata e punitiva per il male provocato dal colpevole con la propria azione illecita.

Chi si trova in carcere, nella maggior parte dei casi ha commesso un reato. Non è lì perché si è comportato da buon samaritano ma perché ha tenuto un comportamento a cui l’ordinamento italiano, riconoscendolo antigiuridico, ricollega una sanzione penale. Per quale motivo la gente non dovrebbe rubare, truffare, rapinare se tanto poi interviene un’amnistia o un indulto? Come può la gente sentirsi sicura per le strade, nelle proprie case se coloro che derubano, picchiano, rapinano hanno più diritti della gente onesta? Mi chiedo e vi chiedo: «Con quale coraggio i nostri politicanti potranno guardare negli occhi quell’anziano derubato per strada, quella famiglia rapinata in casa e dirgli: “è ingiusto che questi detenuti stiano in carcere perché non hanno abbastanza spazio”?»

Sicuramente la mia posizione sarà vista come rigida e inflessibile ma io credo che chi sbaglia debba pagare e se c’è un problema di sovraffollamento delle carceri si debba rimandare nel Paese di origine lo straniero che delinque, concludere la realizzazione di quelle carceri finanziate con soldi pubblici, i cui lavori non sono mai stati terminati o sono inutilizzate, avvalersi dei detenuti per pulire e raccogliere rifiuti. Esisteva una volta il concetto di certezza della pena, oggi invece ci sono tanti politici romani scollegati dalla realtà quotidiana.

Il Sindaco
Dott.ssa Sonia Fregolent