Croce rossa: ascoltare il grido di dolore degli immigrati

Questo governo deve mantenere alta l’attenzione sul ruolo nevralgico del nostro Paese nel panorama internazionale. I migranti scappavano dal dramma siriano. La Comunita’ Internazionale deve cessare i tatticismi ed ascoltare il grido di dolore di quei popoli. Non c’e’ tempo da perdere”

rocca12 ago – La Croce rossa italiana e’ intervenuta da subito con 40 volontari del comitato provinciale di Catania, un’ambulanza, un pullman ed un mezzo nove posti sul teatro della tragedia che ha visto sei migranti, tra i quali un minore, perdere la vita nel tentativo di raggiungere a nuoto la riva. Complessivamente – scrive Cri in una nota – erano 98 i migranti a bordo del peschereccio che si e’ arenato vicino alla spiaggia. Alcuni volontari si sono fermati sulla spiaggia per la distribuzione di generi di prima necessita’, latte, cibo, omogeneizzati.

Il gruppo Opsa (Operatori polivalenti salvataggio in acqua) della Cri, insieme alla Guardia costiera, ha raggiunto il barcone per scortare gli altri migranti nel porto di Catania. Un gruppo di giovani della Croce Rossa e’ intervenuto per svolgere attivita’ con i 17 minori, fra i quali numerosi bambini coinvolti nello sbarco. ”La situazione che abbiamo trovato davanti a noi era di straordinaria gravita’. La gran parte dei migranti presentava un forte affaticamento. Chi si e’ buttato in acqua lo ha fatto senza avere la percezione, purtroppo, del pericolo che stava correndo”, dice Stefano Principato, presidente del comitato provinciale Cri di Catania, impegnato sul posto. ”Ancora un altro episodio – commenta il presidente nazionale della Croce rossa, Francesco Rocca – che dice di come siano urgenti nuove politiche sull’accoglienza che non coinvolgano solo il nostro Paese.

La porta nei confronti di chi scappa da violenza e fame cercando un approdo sicuro deve restare sempre aperta. Questo governo deve mantenere alta l’attenzione sul ruolo nevralgico del nostro Paese nel panorama internazionale. I migranti scappavano dal dramma siriano. La Comunita’ Internazionale deve cessare i tatticismi ed ascoltare il grido di dolore di quei popoli. Non c’e’ tempo da perdere”, conclude Rocca.