Monti: Letta non consenta a nessuno toni arroganti e ultimativi

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3 ago. – Oggi alla classe politica serve “la maturita’ necessaria” e “un raddoppiato senso di responsabilita’ verso la cosa pubblica” perche’ “l’esplosione del governo Letta sarebbe molto negativa“. Ma “sarebbe negativa anche una sua prosecuzione senza una seria presa di coscienza che il tema fondamentale per l’Italia e la sua crescita non e’ l’Imu, ma se vogliamo o no riconoscerci in un sistema di regole e rispettarle”. Dopo la condanna definitiva di Silvio Berlusconi, per l’ex premier Mario Monti per l’esecutivo e’ arrivato il momento della svolta.

E in un intervista al ‘Corriere della Sera’ avverte: “serve continuita’” col governo di grande coalizione presieduto da Enrico Letta ma anche “discontinuita’” perche’ “da parte del presidente Letta non devono essere piu’ consentiti a nessuno dei partiti della maggioranza toni arroganti e ultimativi“. Per il presidente di Scelta civica, “il dovere di un partito che fa parte di una maggioranza ed esprime delle persone nell’esecutivo e’ aiutare il premier a non essere troppo permissivo verso chi pretende di usare il governo come un taxi per consegnare al domicilio degli elettori, al carico del bilancio pubblico cio’ che, proprio in materia di tasse, e’ stato promesso con consapevole disinvoltura”.

E su Berlusconi dice: “nei suoi confronti provo vero dispiacere” anche se “nella fase che si e’ aperta – insiste – c’e’ la possibilita’ che dal male si possa far uscire del bene”. Di fronte a una condanna definitiva per frode fiscale, osserva Monti, “credo che cio’ debba determinare un esame profondo del nostro modo di essere colletivita’ di cittadini”. E sottolinea: “Il Pdl ora diventi piu’ moderato“, un partito “veramente liberale” che “non appaia insofferente alle regole e poco rigoroso nell’esigerne l’osservanza da parte di tutti”. Per Monti, infine, il voto a palazzo Madama sul Cavaliere “sarebbe semplicemente una presa d’atto”.