Anziani tedeschi spediti in strutture di est Europa e Thailandia

1 nov – Anche i tedeschi cominciano a dover fare i conti con fenomeni come invecchiamento della popolazione e scarse risorse economiche. E così, sono sempre di più in Germania le famiglie che decidono di affidare i proprio anziani a strutture dell’est Europa, in Paesi come la Slovacchia, la Repubblica Ceca e l’Ungheria (ma a volte anche in Spagna e in Thailandia), dove tutto costa meno (in Germania la retta mensile di una casa di cura può arrivare fino ai 2900 euro al mese).

A peggiorare la situazione la crisi economica, il congelamento delle pensioni imposto dal governo e la crescita delle persone che fanno ricorso alla copertura sociale delle spese per l’assistenza sanitaria (nel 2010 erano 392 mila, mentre nel 2011 sono state 411 mila).

Questo esodo di anziani sta comportando in tutta l’Europa orientale, una crescita delle strutture specializzate nell’assistenza alle persone anziane. Strutture che di frequente sono gestite dagli stessi tedeschi, che però qui possono proporre rette mensili meno care (sfruttando il basso livello del costo del lavoro in questi Paesi dove il personale ha un salario molto basso) e offrire servizi di alta qualità, specialmente se paragonati con la povertà rurale che circonda gli edifici di nuova costruzione.

A essere preoccupati di questa migrazione sono soprattutto i direttori delle strutture mediche per anziani in Germania, che temono la concorrenza internazionale. Ma non solo.

Anche psicologi e sociologi mettono in guardia dal rischio che le famiglie tedesche comincino a spedire i parenti anziani e non autosufficienti all’estero dimenticandosene. “Andrò a trovare mia madre in Slovacchia ogni 2-3 mesi in futuro. Non la dimenticherò- spiega, giustificandosi, il figlio di una malata di demenza senile da poco trasferita in una struttura dell’Est- Le persone colpite da questo tipo di malattia non hanno il nostro stesso concetto di tempo. Ai suoi occhi non fa differenza se la vediamo ogni tre giorni o ogni tre mesi. Anzi- sorride- quando andrò a trovarla l’accoglienza sarà ancora più calorosa”.

http://www.iljournal.it/2012/la-migrazione-forzata-degli-anzianivecchine-in-slovacchia/404417

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