Maro’: indennizzo di 146mila euro a famiglie pescatori. Resta aperto il procedimento penale

20 apr. – Un accordo extra-giudiziale e’ stato raggiunto tra le autorita’ italiane e i congiunti dei due pescatori indiani, uccisi il 16 marzo scorso al largo delle coste dello Stato del Kerala, India sud-occidentale, e della cui morte sono accusati i maro’ italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, che li avrebbero scambiati per pirati.

Lo ha riferito il quotidiano ‘The Times of India’ e le indiscrezioni hanno trovato conferma nelel parole del ministro della Difesa italiano Giampaolo di Paola. In base all’accordo a ciascuna della due famiglie dovrebbero essere versati a titolo di indennizzo 10 milioni di rupie, pari a poco piu’ di 146.000 euro.

Stando al giornale, negli ultimi giorni sono state intavolate trattative tra i negoziatori italiani coordinati dal ministro della Difesa, Giampaolo di Paola, e i legali dei familiari a carico dei due pescatori, Valentine Jelestine di 25 anni e Ajeesh Pink di 45.
Dapprima e’ stato contattato C. Unnikrishnan, avvocato della moglie di Valentine, Dora; quindi e’ stato coinvolto anche quello delle due sorelle di Ajeesh, V. M. Syamkumar; oltre a loro, ai colloqui hanno partecipato i titolari delle due parrocchie di appartenenza delle vittime.

Una prima offerta di risarcimento di 7 milioni di rupie, equivalenti a circa 102.000 euro, era stata rifiutata. Dopo ulteriori negoziati, nel pomeriggio di ieri si e’ giunti al compromesso finale, che prevede per l’appunto l’elargizione a ciascuna delle due controparti di 10 milioni di rupie.
Stando ad altri media, quali il network televisivo ‘Cnn-Ibn’ e il quotidiano on-line ‘The First Post’, sulla base dell’accordo cosi’ concluso, il governo italiano si e’ rivolto in giornata alla locale Corte Suprema sollecitando la revoca della denuncia per omicidio a suo tempo formalizzata dalla polizia indiane nei confronti dei due fucilieri di Marina.

Uno degli avvocati dei parenti dei pescatori, Unnikrishnan, ha precisato comunque che la transazione, se riconosciuta valida dai giudici, estinguera’ soltanto l’azione civile per danni contro Girone, Latorre e la compagnia armatrice della petroliera ‘Enrica Lexie’, la ‘Fratelli d’Amato Spa’, a bordo della quale si trovavano i maro’. Gli armatori a loro volta avevano gia’ proposto un indennizzo di 3 milioni e mezzo di rupie, pari a oltre 51.000 euro, senza tuttavia ottenere alcun risultato. I due militari italiani attualmente si trovano nel carcere di Thiruvananthapuram, dove ieri avevano potuto finalmente vedere i parenti piu’ stretti: la loro custodia preventiva e’ stata prorogata fino al 30 aprile prossimo.

DI PAOLA, INDENNIZZI ATTO GENEROSO EXTRA-GIURIDICO

Gli indennizzi offerti dall’Italia alle famiglie dei due pescatori uccisi in India rappresentano “un atto di donazione di generosita’ ex-gratia, al di fuori del livello giuridico”.
Lo ha spiegato il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola sottolineando che l’iniziativa non e’ in alcun modo legata alla giurisdizione sul caso dei due maro’ agli arresti nel Kerala che “L’Italia continua a rivendicare“.

Di Paola, nel corso di una conferenza stampa a Mosca del “2+2” tra Italia e Russia, ha ribadito la posizione dell’esecutivo che il fatto e’ avvenuto in acque internazionali e quindi “non c’e’ dubbio che la giurisdizione sia italiana”. Tuttavia, ha aggiunto, “l’Italia ha ritenuto di dover fare un atto di generosita’ perche’ ha rispetto per la vita umana e per le sofferenze sociali che si verificate”.
Per Di Paola alla fine si arrivera’ ad ammettere la giurisdizone italiana sul caso: “Siamo fiduciosi che le ragioni italiane saranno riconosciute”. agi

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