FRANCOFORTE 24 GEN – (Dal nostro inviato Guglielmo Donnini) – Ha un senso parlare della “spread-giudicatezza” di Mario (Draghi)?
Il presidente della Bce si è formato alla scuola dei gesuiti, dovrebbe quindi ricordare il motto dell’obbedienza: “Perinde ac cadaver” (alla stregua di un cadavere). Sinonimo di obbedienza pronta, cieca e assoluta.
Non volendo trasgredire le regole (cretine) della Bce, ma reagendo, o tentando di reagire alla speculazione globale, ha fornito abbondante liquiditĂ (a costo quasi zero) alle banche per acquistare titoli del debito pubblico dei paesi sotto speculazione.
Il New York Times ha definito Draghi “unlikely hero”, l’eroe che non t’aspetti. Bravo Draghi? Diciamo di sì, per il momento. Fino a quando non verrĂ cambiato lo Statuto della Bce, e la Merkel non sarĂ invitata a trascorrere un lungo periodo di cure termali a Baden-Baden, sono soltanto costosi pannicelli caldi che, comunque, distolgono l’attenzione delle banche dal finanziamento delle imprese: visto che è piĂą facile lucrare sui titoli del debito pubblico a breve.
Un Mario a Roma, un altro Mario a Francoforte, cosa chiedere di piĂą alla vita? Sembriamo i padroni dell’Europa. E il risveglio, “anco tardo a venir, non ci sia grave”.
guglielmo donnini
