Donna senza una gamba, le riducono la pensione

invalidi8 lug – Imperia – Nel 1987, giovane adolescente, perde una gamba in un terribile incidente stradale su capo Mele e le viene riconosciuta l’invalidità al 100%. Ma 25 anni dopo secondo l’Inps, la percentuale deve scendere addirittura al 70%, che, per lei, vuol dire stop a ogni aiuto economico.

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È la disavventura che sta capitando all’imperiese Cinzia Denegri, 44 anni madre di un bambino di 5, che non si rassegna a quella che ritiene una ingiustizia subita. «Sostengono che sono praticamente guarita – dice la Denegri – ma non mi sembra che la gamba mi sia ricresciuta, purtroppo. Anzi con gli anni sono aumentate le difficoltà di deambulazione con conseguenze negative, dolore e problemi di mobilità a livello delle anche e cosa ancora più grave, non mi è mai passata la cosiddetta sindrome dell’ “arto fantasma”, in pratica continuo a sentirlo. La gamba mi duole certe volte come se me la tagliassero, una sensazione terribile che riesco a contenere solo con l’uso di farmaci. E’ una condizione non semplice da superare e da tenere sotto controllo».

Siamo di fronte a un triste gioco di numeri e di percentuali in base ai quali vengono stabiliti i sostegni economici alle persone in difficoltà. Cinzia Denegri è impiegata part –time nella biblioteca comunale, ma, avendo la commissione medica centrale dell’Inps di Roma abbassato la sua percentuale di invalidità al 70% la donna ha perso il diritto all’ integrazione di 246,73 euro al mese. secoloxix

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