Ustica, generale Tricarico: “Documenti importanti su pista palestinese”

“Non sono illazioni, questi sono documenti che vanno maneggiati con grande cura e rapportati anche storicamente alle dinamiche geopolitiche del momento. Occorre che analisti esperti, soprattutto coloro che sono eredi della cultura intelligence dell’epoca, elaborino una valutazione dei contenuti di quelle carte”. Lo ha dichiarato all’Adnkronos il generale Dino Tricarico, ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica in merito ai nuovi documenti sulla pista palestinese all’origine del disastro di Ustica.

“Mi auguro anche che la magistratura se ne occupi, – ha evidenziato Tricarico – perché può essere una svolta importante. E’ più di un’ipotesi teorica che dovrebbe comportare una riconsiderazione dei fatti volta a individuare gli autori della strage, visto che la dinamica ha confermato la bomba e non il missile come causa della caduta del Dc9”.

Per il generale Tricarico, poi, “è importante anche che l’associazione dei parenti delle vittime, se veramente vogliono la verità, possa dare un contributo affinché la verità questa volta emerga, anziché negare l’esistenza di queste carte e dare del depistatori a chi ha contributo a renderle pubbliche. I parenti delle 81 vittime devono sapere la verità sulla morte dei loro cari”.

Tricarico definisce poi “un’anomalia” la questione della desecretazione di documenti. “E’ strano che dopo 40 anni, dopo l’intendimento manifestato dal governo Renzi a che tutte le carte su stragi e terrorismo fossero desecretate, ancora oggi il Presidente del Consiglio non abbia dato luce verde per renderle pubbliche. Nonostante le sollecitazioni da parte di parlamentari, – ha concluso Tricarico – del presidente della Commissione Moro e con una lettera anche dal presidente del Copasir: dopo 40 anni stiamo ancora a chiedere la desecretazione di documenti”. adnkronos

 

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