Lesbo: coronavirus sull’isola assediata dai migranti

In una Grecia in emergenza per la pressione migratoria proveniente dalla Turchia, anche un singolo caso accertato di Covid-19 potrebbe ulteriormente accendere la già complicata situazione interna al paese ellenico. E così infatti, sull’isola di Lesbo, la “Lampedusa greca” dove più di ventimila migranti sono ospitati in condizioni estreme nel campo profughi di Moria, è allarme dopo la positività al coronavirus riscontrato in una donna.

Per adesso l’unico riscontro in grado di attenuare le tensioni, è il fatto che la paziente in questione non ha avuto alcun contatto con il centro d’accoglienza. La donna, in particolare, avrebbe subito il contagio durante una sua recente vacanza, svolta tra Egitto ed Israele. Un dettaglio che per adesso fa scongiurare il peggio per quanto concerne la “polveriera” costituita dal campo di Moria, ma che ha comunque messo in allarme le autorità sanitarie locali.

Le condizioni di salute della donna sembrerebbero buone, per precauzione la paziente è stata posta in isolamento presso l’ospedale di Mitilene. Sull’isola si sta cercando di ricostruire gli ultimi spostamenti della paziente, in modo da rintracciare eventuali altri contagi e prevenire il dilagare dell’epidemia.
Anche se non ci sono stati contatti tra la donna contagiata ed il campo profughi, ad ogni modo un’eventuale emergenza sanitaria a Lesbo avrebbe effetti deleteri anche nella gestione delle migliaia di migranti presenti. […]

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