Grecia: aumentano sbarchi su isole dell’Egeo, governo preoccupato

Grecia, una rissa tra “profughi” a Lesbo

Il governo greco si dice “profondamente preoccupato” per l’aumento degli sbarchi di migranti sulle isole dell’Egeo nelle ultime settimane, e chiede “una condivisione più giusta” del peso dell’immigrazione alla Commissione Europea che verrà. Lo afferma il ministro per la Protezione del cittadino (l’equivalente del ministro dell’Interno) Giorgos Koumoutsakos in un’intervista al quotidiano Kathimerini.

“Dal 7 luglio (quando si sono svolte le elezioni che hanno dato la vittoria ai conservatori di Nea Dimokratia, ndr) non c’è stato un giorno senza arrivi. Oggi su Lesbos, Samos, Chios, Kos e Leros ci sono più di 20.000, un aumento del 17% nelle ultime settimane”, spiega Koumoutsakos. Il ministro ha detto di aver individuato un nuovo “corridoio” per i migranti che passa dall’isola greca di Samotracia e Alexandroupoli nel nord del Paese, presso il confine turco.

Atene, ha aggiunto, “ha usato tutte sue capacità, e ora si aspetta una cooperazione efficace dalla commissione europea e dai paesi membri”. Koumoutsakos ha ricordato quanto detto dal nuovo presidente della commissione Ursula Van Leyen a Roma, ovvero che ci sarà “un nuovo patto sull’immigrazione”: “Speriamo in un accordo per la riforma dell’asilo, sulla base di una solidarietà autentica”. Nel frattempo, ha concluso, “la Grecia vorrebbe vedere l’attuazione di meccanismi europei per una più giusta condivisione del peso e una politica più efficace per i rimpatri”, ha sottolineato. (ANSAmed).

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