C’è un senatore del Pd che teme di perdere il posto. E si agita. E fa la vittima. Si chiama Davide Faraone. Si ammalerà di social.
Costui pensa di poter prendere tutti di petto, lui è il cantore della moralità, l’apostolo della buona politica. Nulla di tutto questo: è solo un disperato a tante migliaia di euro al mese a cui non intende rinunciare. E così, se riceve privatamente una bordata di insulti – capita a tutti, anche a noi – la tira fuori e la pubblica. Anche se è sgrammaticata, lui gli fa pubblicità. Perché non gli sembra vero di fare la parte del minacciato.
Minacce di cartone – – Ieri ha informato il mondo via Twitter. “Continuiamo a rendere pubblici ciò che i codardi scrivono in messaggi privati utilizzando profili fake”. E che diceva il tapino che ha scritto a cotanto senatore? “Figlio di puttana di merda del PD buonista del cazzo che preferite i negri agli italiani devi morire tu e la tua famiglia in mare dovete ritrovarvi su un barcone e morire bastardi di merda se di vedo ti buco gli occhi figlio di puttana”. Firmato Milan Skriniar, che probabilmente non esiste. Minacce di cartone.
Andate in Africa – – Ma lui, il Faraone, deve lanciare l’allarme, sennò chi se lo fila. Ma gli è andata malissimo, il commento più generoso è stato che le minacce se le fa da solo e poi un coro di censura a suon di Bibbiano.
Siate cauti, parlamentari del Pd, perché nessuno vi farà del male. Avete i magistrati dalla vostra, chi volete che si faccia qualche anno di galera solo per gridarvi una parolaccia.
Non disturbate la quiete pubblica, piuttosto, e se gli italiani non vi piacciono più chiedete un passaggio per l’Africa a qualche Ong di vostro gradimento. E se siete cattolici non lo dite che vi scannano: vi avvisiamo perché a volte non sembrate così intelligenti. Basta leggervi su Twitter.