Le notizie che tengono banco in questi giorni danno la misura del degrado del Paese

di Ornella Mariani

Le circostanze che tengono banco in questi giorni danno la misura del degrado del Paese.

Da una parte:
il delirio di una Sinistra che, ad un anno dalla solenne bocciatura elettorale, con sconcertante impudenza si propone già alternativa all’attuale Governo;

le polemiche sui selfie e sulle felpe di Salvini, che archiviano le stucchevoli pagliacciate di un incrocio fra il Fonzie di periferia e il Mister Bean toscano: Renzi in tuta mimetica, inopportunamente impegnato col telefonino anche in occasioni ufficiali;

le balzane proposte di personaggi che, in cerca di visibilità, rivelano un sempre più spiccato servilismo nei confronti della Comunità islamica: rimuovere i Crocefissi; collocare Cristo nel contesto dei Migranti; coprire le nudità artistiche;

i Consiglieri Parlamentari che vengono selezionati dal Grande Fratello: una volta, completati gli studi e scelta una professione, capitava di essere “invitati” a far Politica; oggi, se non si ha parte né arte, si ci consegna alla Politica bastando la facciatosta coniugata all’ignoranza;

i misteri irrisolti delle visite di Soros a Gentiloni, che ha tenuto in non cale ogni interrogazione tesa a conoscerne le ragioni;

la recente rivelazione riferita alla nazionalità di un Genio che sapevano italiano e che, invece, scopriamo italo/francese;

un Magistrato che, amico dell’ex Sindaco Domenico Lucano, è stato indagato per favoreggiamento sulla base di inequivocabili intercettazioni e la cui richiesta di archiviazione non ha impedito alla Procura di definirne il comportamento “ …poco consono a una persona appartenente all’ordinamento giudiziario, la quale peraltro era consapevole di parlare con una persona indagata…”.

un Presidente della Repubblica che, in materia di legittimità della difesa, invita alla prudenza glissando sul dato lampante del fallimento conclamato dello Stato nel momento in cui un Delinquente ci è entrato in casa;

un Presidente del Senato che concede dignità ad una piccola esaltata, svilendo Scienziati di riconosciuti prestigio e fama;

un Giornalismo che, sprezzante della disperante condizione in cui versa il Paese, dedica fiumi di inchiostro ad una sempre più spavalda criminalità nostrana, ma tace sulla intensificazione delle attività della mafia nigeriana e nega il fallimento totale del Multiculturalismo, la insostenibilità dei flussi migratori e la impossibilità di integrare gli Islamici nell’Europa democratica.

E via con boutades da squallido avanspettacolo, ove la platea si accende sull’onda della disinformazione pianificata.

Dall’altra parte:

l’inesistenza dell’Europa che, ridotta ad un edificio vuoto, con le sue ventotto lingue; con la sua assoluta incapacità di difendersi e difenderci dal Terrorismo; con la fuga dalle evidenze che la rendono impotente ed incapace di amministrare la sovranazionalità cui si era vocata;

l’Eurabia, come direbbe l’indimenicabile Oriana Fallaci: ovvero una promiscua realtà prodotta ed imposta da interessi finanziari distanti dalla sicurezza di Paesi, di Popoli, di Culture scippati d’ogni prerogativa identitaria ed i cui moduli politici, etici e economici sono incompatibili col Monoteismo teocratico/medievale islamico;

l’Islam: un cancro devastante, rivelante tutta l’immobilità di una realtà estranea a qualsiasi logica industriale: i Musulmani hanno soldi e petrolio, ma sono in grado di produrre solo morte;

l’Islam e neppure una remota possibilità di coesistenza con l’Occidente, essendo l’Uno fondato sulla sovranità di Allah; l’Altro sulla sovranità democratica;

l’Islam che, a partire dal VII secolo, non ha mai praticato una integrazione estranea al ricorso alla violenza e alla sopraffazione, come provano le attività criminali di Soggetti i quali, pur radicati sui vari territori da più generazioni, restano fanatici Portatori di odio.

Contro ogni diversa evidenza e tacendo vicende altrettanto sconvolgenti, ci si limita ad esecrare la ferocia della vicenda avvenuta in una Napoli peraltro a conduzione di un ex Magistrato cui sfugge che la città è ormai un fetido suq.

Qualche dato, allora:
costo di un rene, sessantamila euro; costo di cornee, diecimila euro; costo di midollo, quindicimila euro; costo di cuore, duecentocinquantamila euro.
E’ il listino dei prezzi degli organi di quando il Ministro dell’Interno Minniti vantava il saldo controllo del territorio.

Il monopolio è delle Bande Nere: non quelle di medicea memoria, ma quelle dei Black Cats
e dei Black Axe e delle centinaia di gruppi criminali sparsi in ogni periferia.
Gli Uni hanno il felino tatuato; sono il più temuto ramo della Mafia nigeriano/ghanese e, vestiti di giallo e verde, hanno il controllo nazionale assoluto della droga, della prostituzione minorile, della tratta delle bianche e dell’usura.
Gli Altri sono quelli che, abbigliati di rosso e nero, sfilarono a Fermo al funerale di tal Emmanuel Chidi Nhamidi, morto dopo una rissa con un italiano.
Alle solenni esequie parteciparono le signore Kyenge, Boldrini, Boschi e David Sassoli.

Gli interessi di questi gruppi impegnano tutta la fascia padovana e fanno capo al Quartier Generale alloggiato nel Litorale Domitio ove, contro ventimila Italiani residenti, circolano venticinquemila Clandestini.
Figura di spicco è Fred Iyamu che, sposato ad una nostra Concittadina, ha sostituito il Capo dei Capi Osahenagharu Uwagboe.
Il trait d’union fra l’area veneta e l’area campana era Innocent Oseghale: lo squartatore di Pamela Mastropietro.

Allo stato, queste cosche hanno il controllo assoluto di sette delle nostre Regioni: Lazio, Campania, Piemonte, Calabria, Puglia, Sicilia e Veneto ove il volume d’affari è tale da consentire ad un Pusher di incassare duemila mila euro al mese e ad un Capozona dieci mila euro al mese.

A fronte di tali elementi, noi portiamo le stimmate di Xenofobi e Razzisti, poiché ci opponiamo all’asserito Multiculturalismo propugnato da una Sinistra ormai priva di qualsivoglia contenuto ideologico ed smaniosa di esibire progressismo, tolleranza e solidarietà nella prospettiva di raccattare voti….

A fronte di tali elementi, la scena è dominata dal monologo sulla questione morale recitato da un ex “Bibbitaro” e dalle parole di un sempre più imbarazzante Mattarella: “… La storia insegna che quando i Popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva…

Ergo: viva l’anarchia…

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