Commodity: la merce che sta per essere rivoluzionata

Una commodity è un bene di base ritenuto intercambiabile con altre merci dello stesso tipo. Le materie prime o commodity sono spesso utilizzate per la produzione di altri beni o servizi. In genere la qualità di un dato prodotto è essenzialmente uniforme tra i diversi produttori.

L’idea di base è che c’è poca differenziazione tra una merce proveniente da un produttore e la stessa merce proveniente da un altro produttore. Un sacco di grano è fondamentalmente lo stesso prodotto, indipendentemente dal produttore. Al contrario, per la merce non considerata commodity come l’elettronica, il vestiario e le auto, la qualità e le caratteristiche di un determinato prodotto possono essere completamente diverse a seconda del produttore. In questi casi, la differenza del prodotto è un fattore importante che influenza l’acquisto.

Per quanto riguarda le commodity, è molto difficile che la differenza del prodotto influenzi l’acquisto. Il prezzo del petrolio di un produttore non può essere significativamente diverso rispetto a quello di un altro produttore altrimenti molti clienti cambierebbero distributore. Alcuni esempi di commodity o materie prime includono cereali, oro, petrolio e gas naturale. La definizione di commodity come materie prime viene sempre più trascurata poiché recentemente il termine commodity include prodotti finanziari, come valute e indici.

Il tradizionale mercato delle commodity

Dal petrolio greggio alla soia, al cacao, al cotone e alle sostanze chimiche, il commercio di materie prime implica l’acquisto e la vendita di prodotti utilizzati nella vita quotidiana come carburante, cibo o ingredienti per i prodotti finiti. Secondo una stima del governo di Singapore circa $ 10 trilioni di merci sono prodotte e consumate annualmente.

Le materie prime sono probabilmente le commodity che hanno segnato il commercio fin dall’alba della civiltà umana. Solo recentemente, alcuni prodotti finanziari e prodotti legati all’uso della tecnologia come le frequenze radio sono entrate a far parte delle commodity.

Secondo una stima della Banca Mondiale, il prezzo delle commodity è destinato a salire per una serie di fattori. Nel report “Commodity Market Outlook” si può notare come il prezzo delle commodity si sia rafforzato nel primo trimestre dell’anno. Sempre nel report viene riportato che “gli aumenti di prezzo sono stati sostenuti sia da fattori di domanda che di offerta. L’accelerazione della crescita globale ha spinto la domanda di materie prime, e alcune stanno fronteggiando vincoli di fornitura. Per il petrolio e i metalli preziosi, anche i timori di un aumento del rischio geopolitico hanno aiutato ad incrementare i prezzi.”

E se le commodity incontrano la tecnologia?

Vi sono altri fattori che potrebbero influenzare al rialzo il prezzo delle commodity e in particolare il prezzo del petrolio. Tariffe monetarie sulle importazioni, tagli alla produzione e sanzioni, incrementano la probabilità che ciò avvenga già nel breve termine.

Nonostante tutte queste variabili e le dimensioni del settore, gran parte del business globale delle commodity è ancora gestito tradizionalmente e spesso in maniera cartacea. Questo è specialmente vero per i prodotti agricoli non industriali ed è altrettanto vero che proprio grazie a questo fattore gli intermediari hanno sempre avuto un peso importante sui profitti del settore.

In questo settore che risulta essere un mercato di centinaia di miliardi di dollari all’anno, le frodi sul tracciamento dei prodotti sono il problema principale. Proprio su questo problema sono potuti nascere migliaia di enti e intermediari per certificare la qualità, l’origine e altre caratteristiche del prodotto.

Se questo può risultare un problema nei business più tradizionali, possiamo solo immaginare l’entità del problema quando tutto avviene a portata di click nel mondo finanziario. In alcuni casi è addirittura difficile capire quali ordini di trading siano autentici e quali non lo siano e questo può causare danni per milioni di dollari in pochi secondi.

Nei prossimi anni tutto questo potrebbe cambiare grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per prevenire le frodi ex-post e grazie all’utilizzo della blockchain per prevenire le frodi ex-ante.

Commodity e blockchain

Un recente report di EY dimostra come il ciclo di vita delle transazioni su commodity come energia e materie prime implica centinaia di processi fra le parti relative a quell’operazione. Le controparti devono verificare e riconciliare i dati delle transazioni molteplici volte. Poiché questo include intermediari, fornitori di servizi logistici, banche, regolatori e reporter di prezzo etc., si può immaginare la difficoltà nel tener conto in maniera accurata di tutto ciò.

Attraverso l’applicazione della blockchain si possono facilitare i processi fra le parti relative ad ogni operazione. Questo avrà un impatto profondo sul panorama dell’energia e delle commodity. Attraverso la semplificazione di questi processi,
EY stima una serie di riduzioni che andrebbero a colpire il costo del lavoro, del capitale e della tecnologia attraverso la riduzione della necessità di utilizzare molti sistemi e molte interfacce diverse.

In conclusione, la blockchain potrebbe aiutare i commercianti di materie prime a superare le barriere del mercato convenzionale. Garantisce inoltre un regolamento tempestivo, accelera l’allocazione del capitale e fornisce la prova della garanzia.

Il suo utilizzo è già stato testato nel mercato dell’oro e apre la strada a una maggiore trasparenza delle commodity fisiche e in particolare delle materie prime. Questo dovrebbe essere solo l’inizio di una più ampia adozione della blockchain che trasformerà l’intero settore delle commodity con risparmi relativi alle strutture organizzative, ai processi e alle tecnologie che in alcuni casi potrebbero raggiungere l’ordine del 30-60%.

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