A poche ore dalla Cerimonia della campanella, tutto tace. Ma bisogna reagire!

di Armando Manocchia

Quando si vuole desovranizzare una Nazione e sottomettere un popolo, si mette in crisi la Nazione e s’impongono governi sovranazionali.

Che le crisi economiche siano costruite e pianificate ad hoc per costringere gli Stati a fare ‘riforme strutturali’, a vantaggio di capitalisti e grandi gruppi finanziari mondialisti, lo sanno pure i sassi. E che lo facciano con lo scopo di sottomettere le popolazioni e desovranizzare le Nazioni, pure. E’ il come lo fanno che non è altrettanto chiaro, ma per averne idea è sufficiente prendere atto di quello che avviene. Ad esempio, causando o non risolvendo problemi come la disoccupazione, l’assenza di democrazia, la denatalità e l’immigrazione senza controllo, solo per citare le più importanti.

Si è cominciato con la svendita dei diritti e si è passati alla riduzione dei salari. Si è proseguito con la svendita dei servizi pubblici essenziali e si è arrivati alla vendita o delocalizzazione delle migliori aziende italiane. E, come se questo fosse roba di poco conto, il colpo di grazia è arrivato con l’aumento della disoccupazione tutta, femminile e giovanile soprattutto, e l’immigrazione senza controllo.
Queste politiche, chiamate ‘riforme strutturali’, anziché suicidio ed economicidio, come si può evincere sulla propria pelle e sulle proprie disgrazie (non è dato sapere il numero delle persone, degli imprenditori, dei padri di famiglia che si suicidano o commettono atti infausti a causa della crisi, ma pare che siano almeno 3/4 al dì) hanno sempre prodotto e continuano a produrre solo e soltanto l’arricchimento dei soliti noti, della tecnocrazia asservita ai poteri finanziari globalizzati che, grazie proprio a queste ‘riforme improcrastinabili’, speculano sulle privatizzazioni, sull’acquisizione e sulla vendita di beni e servizi essenziali, sull’impoverimento della stragrande maggioranza della popolazione, che così è più facile da dominare.

Si anestetizza il popolo con il pensiero unico dominante. Si manipola con l’informazione e con il ‘politicamente corretto’. Si fa invadere con la menzogna dell’accoglienza e non si regolano i flussi per osservare l’islamicamente corretto.
Il popolo lo si addomestica e, se come è vero che questo non basta, lo si terrorizza in tutti i modi leciti e illeciti.
Lo si addomestica facendo ingoiare rospi, sotto il nome di riforme improcrastinabili, o velate minacce come ‘ce lo chiede la U€’ oppure lo si terrorizza con pesanti ricatti come, ‘ce lo impone la U€’, crisi internazionali, pericoli di guerre nucleari e chi più ne ha ne metta.
Lo si sottomette obbligandolo ad accettare l’abolizione di leggi che tutelano la sicurezza (vedi depenalizzazioni renziane) e consentendo a chiunque, pur sapendo che porta sentimenti ostili o malattie, di entrare nelPaese, pur nella consapevolezza che lo straniero viene per conquistare e islamizzare.

Quello che succede ora o tra poche ore è già successo con il Governo Monti (dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013) e gli italiani, popolo di accoglioni non hanno detto beo. E’ continuato col Governo Letta (dal 28 aprile 2013 al 21 febbraio 2014) e gli italiani popolo di ignavi non hanno mosso un dito. Poi è stata la volta del Governo Renzi (dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016) e il popolo italiano ha cominciato a borbottare, ma senza fare nulla di concreto. E infine, l’uscente Governo Gentiloni (dal 12 dicembre 2016) che nelle prossime ore, attraverso la cerimonia della campanella, un rito simbolico che si svolge a Palazzo Chigi nel quale avviene la consegna dello strumento con cui si dà inizio alle riunioni del Consiglio dei ministri, segnerà formalmente il passaggio di potere tra il sedicente presidente del Consiglio uscente e quello presunto entrante. E il popolo italiano, accoglione e ignavo, resterà indifferente a tutto ciò.

Altri Uomini e altre Donne, altra gente, altro popolo quello dell’Italia e degli Italiani, che dopo la sonora sconfitta e il disastro causato dalla seconda guerra mondiale, hanno reagito e si sono rimboccati le maniche e col proprio lavoro, sudore, impegno, ingegno e creatività, in soli 35 anni, dal 1945 al 1980, seppero fare dell’Italia il Primo Paese al mondo per Crescita e Sviluppo. Siamo stati primi, davanti alla Germania, alla Francia, tenendo al quarto posto gli Stati Uniti, e al quinto l’Inghilterra. Da primo Paese al mondo che eravamo, nel decennio dal 1980 al 1990 siamo passati a primo Paese Europeo e secondo al mondo.

Dal 1991, è iniziata quella che io chiamo ‘la terza guerra mondiale’ che, sottoscrivendo il Trattato di Maastricht, abbiamo perso a tavolino.
Ed è da lì, dal 1991, da quella firma di quel Trattato, che è iniziato il nostro fallimento economico e il declino come società, un declino inarrestabile che, a mio avviso, si potrà fermare solo se gli Italiani, quelli veri, quelli che amano e vogliono davvero difendere la Patria e la sua identità – e non gli accoglioni, i buonisti oi fascisti con l’abito dell’antifascista – avranno il coraggio prima e la forza poi di rovesciare questo Sistema criminoso, criminogeno e criminale sostenuto soprattutto dall’ignoranza degli utili idioti, che ci sta collocando tra i paesi del Terzo mondo.

Come si fa a non capire che chi tace acconsente?

Dobbiamo reagire! E reagire subito! Dobbiamo scendere in piazza e protestare per far sapere al mondo intero che siamo soggiogati da golpisti al servizio della troika, braccio politico del Nuovo Ordine Mondiale che aborriamo. Dobbiamo scendere in piazza subito per dire basta a questa Ue, all’euro, all’immigrazionismo, basta alla sostituzione etnica, ai crimini contro l’umanità.

Dobbiamo scendere in Piazza per manifestare il nostro dissenso e invocare una nuova Norimberga contro i traditori dell’Italia e contro gli italioti che sostengono questa dittatura telecomandata, travestita da democrazia.

Armando Manocchia

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