Il Nobel Stiglitz: fuori dall’Euro l’Italia potrebbe crescere

Se l’Italia non fosse nell’euro “potrebbe implementare politiche per la crescita”.

A dirlo, non è il solito euroscettico nazionalista ovviamente xenofobo di destra e a tratti se non del tutto razzista, ma a margine della lectio magistralis per il conferimento di un dottorato dal Sant’Anna di Pisa, il premio Nobel per l’economia, Joseph Stiglitz.

“Un grosso problema dell’Italia – prosegue Stiglitz – e’ un sotto investimento nell’istruzione in particolare nel sistema di istruzione di livello universitario”.

Ad avviso di Stiglitz si crea cosi’ “una situazione nella quale i ricercatori vanno all’estero e negli Stati Uniti e non tornano, ma il costo dell’istruzione e’ stato pagato dall’Italia”.

Il premio Nobel mette nel mirino anche gli anni di governo della coalizione guidata da Berlusconi: “Il Paese ha perso molti anni sotto il governo Berlusconi”. A chi gli chiede, invece, un giudizio sulle politiche economiche del governo Renzi, Stiglitz schiva dicendo: “Non conosco ogni dettaglio per intervenire nella discussione politica”.

E il valente economista attacca anche Mps: “Quando siamo in una situazione di crisi, come con Mps o come negli Usa nel 2008, penso che banche e depositi debbano essere salvati, ma anche che debba valere un principio di ‘accountability’, che implica che manager e banchieri siano responsabili dei disastri che hanno fatto. Nel caso di Mps questo vale pure per i politici“.

Tradotto in parole povere, dovrebbero essere processati anche i capi a vari livelli del Pd, partito che da sempre è il dominus di Mps, additittura da 40 anni.

E Stiglitz continua così:

“Nel caso degli azionisti e degli obbligazionisti e’ naturale che soffrano una perdita anche se siamo consapevoli che in Italia c’e’ stato un problema specifico, ovvero gli istituti di credito hanno fatto sottoscrivere obbligazioni senza informare di cosa si trattava”. Pertanto, evidenzia, Stiglitz “sono favorevole a salvare il sistema finanziario italiano, ma deve valere l’accountability per manager e azionisti”.

Poi Stiglitz attacca anche il ministro delle Finanze tedesco, Schaeuble:

“L’Unione monetaria, come ogni unione o accordo monetario puo’ finire, niente e’ per sempre. Fa parte del lavoro dei ministri delle Finanze e dei politici dire che l’euro non finira’ mai, perche’ potrebbero creare delle situazioni di panico e questo potrebbe portare a dei processi irreversibili”.

Per Stigltz, quindi, i politici lo sanno, ma tacciono e dicono piuttosto il contrario, per la paura che la valanga travolga non solo l’euro, ma anche le elite a cui appartengono e che l’euro hanno imposto alle nazioni dell’eurozona.

Lo stesso Schauble dichiaro’ che la Grecia avrebbe potuto lasciare l’euro – ha aggiunto Stiglitz -. Puo’ succedere che qualcuno lasci l’euro e, se questo avverra’, ci sara’ un’area con un Paese in meno”. Il premio Nobel lancia un monito al ministro delle Finanze tedesco: “La persona piu’ importante perche’ l’euro possa sopravvivere e’ lui: dovrebbe accettare di cambiare le regole per riportare la prosperita’ in Europa”.

A domanda diretta sull’opportunita’ che sia proprio l’Italia ad abbandonare la moneta unica, l’economista americano rileva:

“Spero che questo sia un buon momento con Macron in Francia, e auspico che, con l’attuale governo in Italia, convinca la Germania e altri Paesi del Nord Europa a riformare le regole europee. Penso che con delle regole giuste l’euro possa funzionare, perche’ non c’e’ un problema economico, ma politico, relativamente alla volonta’ della Germania e degli altri Paesi nordici di riformare o meno le regole”.

Per regole, Stiglitz intende la creazione degli eurobond, e quindi la condivisione del debito tra tutti gli stati dell’eurozona, e la cancellazione del fiscal compact che produce unicamente crisi economica, e quindi una vasta politica di investimenti pubblici in modo da creare lavoro, dato che la piaga più grave causata dall’euro è la disoccupazione di massa, che secondo i dati che la stessa Bce ha divulgato ieri, nell’eurozona è arrivata al 18,5%. Ma queste nuove regole che Stiglitz vorrebbe per l’eurozona sono quanto di peggio potrebbe accadere, secondo la Germania.

Ecco perchè il premio Nobel per l’Economia Stiglitz consiglia all’Italia di uscire dall’Euro. E lo ha fatto oggi, a Pisa, nella più prestigiosa università italiana, la Normale.

Redazione Milano – – IL NORD

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