Cardinale Scola ai musulmani: “noi insieme per una reciproca amicizia e stima”

 

Ha parlato anche dell’aumento della “sofferenza di tantissimi uomini e donne” che per scampare alla miseria sono pronti a rischiare la vita l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, nel messaggio che ha scritto ai fedeli musulmani in vista della fine del Ramadan ricordando che “la vera religione cerca la pace e la solidarietà, non il dominio e la violenza”.

“Le vie di chi guarda a Dio non possono che portare tutti noi insieme a sentire una profonda reciproca amicizia e stima – ha sottolineato Scola, nel messaggio che domani laici e sacerdoti consegneranno alle diverse comunità islamiche – Dobbiamo ricordarlo in questo tempo che vede ampliarsi la sofferenza di tantissimi uomini e donne, fino a farli decidere di rischiare la vita pur di uscire da una condizione di miseria, arricchendo involontariamente persone che senza scrupolo lucrano su di loro”. ansa

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5 thoughts on “Cardinale Scola ai musulmani: “noi insieme per una reciproca amicizia e stima”

  1. Che la cbiesa cristiana ceda i terreni ai mussulmani per costruire accanto le loro moschee e che acconsentano e promuovano linsegnamento nelle scuole del corano altrimenti scola taccia

  2. IL CARDINALE SCOLA HA SCIPERTO CHE NON HANNO UN PAPA- … I CARDINALI SONO FORSE IN COMPETIZIONE FRA LORO.???
    Per fare un cittadino da un campagnolo “per la sua cultura” ci vogliono tre generazioni . – Questi prelati con schiere di Mao. Mao ecc… ecc… Delle credenze in Cristo del popolo più povero nei secoli ne è stata fatta una casta che imbratta il sacro con il profano.! Purtroppo la breccia di Porta Pia, fu proprio una breccia .!!!

  3. Nei decenni scorsi, molte volte ho scritto che da questi commedianti in gonnella dovremmo imparare ad usare in cranio. Loro, maestri; lo mettono in atto non facendolo usare alle masse. Da che pretesero, da Mussolini, che: “La Religione Cattolica Apostolica Romana, è Religione di Stato e sola (Unica!); con l’obbligo dell’insegnamento a scuola, con voto”; all’avvento di Francesco che, avendo capito che non può fare la “guerra” (col 17%), contro un ‘nemico’ enormemente superiore, per numero e soprattutto per radicamento; ha fatto suo (e Scola & C lo seguono), quel vecchio detto: “Se non puoi combatterlo, fattelo amico”. Anche se, avendo a che fare con fondamentalisti incancreniti, c’è poco da sperare. Semmai noi cittadini dovremmo reagire e non farci invadere -E NON PER CONSERVARE POTERE A QUESTI PAPPONI!- da gentaglia che con noi ha ben poco da spartire. Svegliamoci; perché arriveranno tempi durissimi!!!

  4. Il Cardinale scola come tutti nel Vaticano palano sempre da lontano, ma non parlano mai dei vicini di casa che sono anche sofferenti e alla fame sono anche gli Italiani e a differenza di altri si suicidano, non perchè sono pazzi e ne perchè gli piace, non è bastato quest’altro massacro ai danni dei nostri connazionali inermi?

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