Laura Boldrini teorica della deportazione di massa?

 

Nel secolo scorso abbiamo visto le ideologie totalitarie di destra e sinistra attuare deportazioni di massa. Da Stalin a Hitler, da Pol Pot a Mao, trasportare fisicamente masse di persone, famiglie intere, da un luogo all’altro è stato per secoli uno degli strumenti preferiti dai tiranni.

Oggi ci pensa la sinistra europea, con quella italiana in prima linea, a sostenere l’idea che le deportazioni di popoli interi siano la soluzione ai nostri problemi.

L’account Twitter ufficiale di Laura Boldrini ha diffuso oggi questa stupefacente affermazione:

Boldrini-immigrazione

Siamo “a crescita zero” (destino cinico e baro), dobbiamo “avere 66 milioni di abitanti nel 2055” (perché?) e quindi (salto logico incomprensibile) dobbiamo “accogliere un congruo numero di migranti ogni anno”. Un congruo numero che ci faranno sapere con comodo, più tardi.

Non si capisce bene la logica di questa considerazione se non si legge questo vecchio report dell’ONU del 2000 al quale la Boldrini si ispira costantemente:

“IMMIGRAZIONE DI SOSTITUZIONE: UNA SOLUZIONE AL DECLINO E ALL’INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE?”

In sintesi dice che in Italia dobbiamo accogliere tra i 250.00 e i 400.000 migranti all’anno fino al 2050 per sostituire dai 12 ai 20 milioni di autoctoni e “mantenere nel 2050 lo stesso livello di lavoratori del 2000”. In Europa sarebbero 47 milioni gli immigrati necessari tra 2000 e 2050 secondo uno scenario intermedio, e fino 674 milioni (!!!) secondo lo scenario estremo. L’assurdità di queste cifre è evidente.

Vedi immagine >>>

Il report suggerisce anche di riconsiderare le prestazioni sanitarie e pensionistiche ed “elevare l’età della pensione a 75 anni“, e conclude che “se l’età della pensione rimanesse essenzialmente quella attuale, l’aumento della quantità di persone in età da lavoro attraverso la migrazione internazionale sarebbe la sola opzione a breve e medio termine per ridurre il declino del rapporto di supporto” (NdA: rapporto tra persone 15-64 anni e persone di 65 anni e oltre). Da quando l’ONU invece di fare analisi e rilievi statistici suggerisce politiche agli stati sovrani?

L’ideologia mostruosa, disumana prodotta dalle élite è semplice:

  1. I nostri industriali, le nostre imprese hanno bisogno sia di mandopera in Occidente che delle risorse naturali dell’Africa
  2. In Africa e Medio Oriente esiste un serbatoio di disoccupati, diseredati, disperati urbanizzati e contadini sfrattati dalle multinazionali
  3. Invece di creare le condizioni per il benessere nei loro paesi d’origine, deportiamo questi disperati in Occidente col miraggio del benessere
  4. Piuttosto che investire risorse per favorire la natalità in Occidente, utilizziamole per aumentare i profitti della finanza e per l’importazione di manodopera in Occidente
  5. Attraverso la migrazione internazionale abbassiamo i salari occidentali e creiamo un nuovo proletariato da sfruttare sia economicamente che politicamente

Qual l’obiettivo? A nostro parere uno solo: massimizzare il profitto delle multinazionali, sia in Africa che in Europa. Abbassando il costo della manodopera e il welfare in Occidente e aumentando produttività e redditività delle imprese in Africa, con l’introduzione di agricoltura intensiva e sfruttamento delle risorse naturali, da trasferire alle oligarchie piuttosto che ridistribuirle alle popolazioni locali.

E che la scarsa natalità italiana dipenda dalla situazione economica e non dal destino cinico e baro è evidente:

disoccupazione-nascite

 

All’aumentare della disoccupazione calano le nascite, e viceversa. La risposta più semplice non è la deportazione di popolazioni del Terzo Mondo, ma politiche simili a quelle francesi a favore della famiglia e della natalità.

Di fronte a queste banali considerazioni alla portata di qualunque cittadino di media intelligenza come non avere l’atroce dubbio che questa pessima classe politica sia in realtà estremamente efficiente e funzionale agli interessi delle oligarchie mondiali? E che l’agenda dell’ONU sia già in atto, in segreto per non “allarmare la popolazione”, e senza aver chiesto il parere dei cittadini italiani ed europei?

Ulrich Anders – –  scenari economici

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2 thoughts on “Laura Boldrini teorica della deportazione di massa?

  1. Si è di fronte a un vero e proprio piano di sterminio,un autentico genocidio”dolce”programmato da psicopatici che odiano in modo lucido ed estremo i popoli d’Europa;non può esserci alcun dubbio su questo;che poi lo si chiami piano Kalergi o con qualunque altro nome,la sostanza non cambia:questi criminali vogliono l’estinzione delle etnie europee,per sostituirle con etnie afroasiatiche che-come giustamente riporta l’articolo-sono funzionali esclusivamente alla massimizzazione dei profitti delle multinazionali.
    Bisogna reagire a questa infamia,oppure noi,i nostri figli e la nostra cultura plurimillenaria è destinata a scomparire per sempre.

  2. Questa tirannìa demografica, in realtà risponde non a logiche economico-occupazionali, ma a ideologie eugenetiche Kalergiane, di “barzottizzazione” delle autoctonìe Europee e non solo! La crescente robotizzazione delle nostre società produttive ha sempre meno bisogno di mano d’opera, e quindi questa teorie produttivistiche della Boldrini sono fantasie politiche senza alcun senso reale. Se pensiamo che l’Inghilterra dei primi del ‘900 aveva il 5% della popolazione lavorativa addetta all’agricoltura oramai sempre più industrializzata, ma questo è un aspetto che riguarda tutta la Storia economica della società Occidentale, che non vale ora di essere affrontato. Alle aziende, sempre più online e robotizzate ed in parte, ma sempre meno, per varie ragioni di competitività, di formazione delle professionalità, delle installazioni delocalizzate, dello stoccaggio delle merci, dei trasporti, delle Assicurazioni e delle innovazioni tecnologiche continue, del manageriato, della riconversione produttiva, ha sempre meno bisogno di personale, quindi quelle affermazioni della Boldrini sono assolutamente ingiustificate! Inoltre vorrei aggiungere che sul rapporto DEMOGRAFIA-ECONOMIA DEI CONSUMI, ci sarebbero molte cose da dire, con disgrazia dei sostenitori del consumismo individuale ad oltranza! E’ una visione economica e politica e niente più, e come tale, soggetta alle sue alternative che un regime, come quello che si è costituito da anni in Europa e in tutto l’occidente economico, è autoreferenziale, non vuole autocraticamente, riconoscere! In realtà il problema pure dell’invecchiamento è falso, e penalizzante dei cittadini e delle generazioni, e non vi è stata nessuna politica, dagli anni ’80 del secolo scorso ad oggi, che abbia fatto nulla, a problema già da allora individuabile, ma certamente per sostenere il progetto Kalergiano di una epurazione della nostra etnìa, e come ho detto, al fine di una sua “barzottizzazione”, ideologia del melting-pot, con le razze extra-europee e la balcanizzazione sociale del nostro Continente.

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