L’amministrazione di Barack Obama sta valutando nuovamente se fornire all’esercito di Kiev armi ed equipaggiamenti difensivi: lo scrive il New York Times citando fonti americane, secondo cui il segretario di Stato, John Kerry e il capo di Stato maggiore congiunto, Martin Dempsey stanno valutando l’idea; e il comandante delle forze Nato in Europa, generale Philip Breedlove, non esclude la possibilita’.
Secondo il quotidiano, otto ex alti funzionari americani pubblicheranno proprio oggi un rapporto che chiede a Washington di inviare a Kiev attrezzature militari per 3 miliardi di dollari, tra cui missili anti-carro e droni di sorveglianza. Il consigliere per la sicurezza nazionale, Susan Rice, finora molto riluttante, sarebbe anche pronta a riconsiderare la sua posizione.
La recente intervista della Cnn al presidente Usa, Barack Obama, dimostra che Kiev ha intenzione di risolvere il conflitto nell’Est “con la forza” e che gli Stati Uniti sono pronti a “sostenere, senza alcuna riserva, le azioni delle autorita’ ucraine”. Lo ha denunciato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, parlando con la stampa dopo un incontro a Pechino con gli omologhi cinese e indiano.
Il capo della diplomazia di Mosca ha poi ribadito l’invito al dialogo, rivolto a chi in Europa, a suo dire, desidera ancora la pace per il popolo ucraino. Intanto Angela Merkel torna a chiedere l’immediato cessate il fuoco nelle regioni orientali e separatiste ucraine, dopo l’ennesimo fallimento dei negoziati a Minsk. Non solo. Il cancelliere e avverte che la Germania non sosterra’ Kiev inviando armi all’esercito regolare perche’ il conflitto non puo’ essere risolto militarmente. Cosi’ il Merkel da Budapest. (AGI) .