Blitz anti jihadisti in tutta Europa. Valls: “non e’ finita, l’Isis attacca”

belgio

 

Blitz antiterrorismo contro le cellule jihadiste in Europa, sono stati effettuati in Belgio, in Francia e in Germania. Diversi gli arresti effettuati, in particolare in a Bruxelles dove e’ stato sgominato un gruppo pronto a colpire e dove due jihadisti sono stati uccisi in un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine. Preso anche “quarto uomo”, che ha fornito l’auto (una renault Megane) a Coulibaly e ha disattivato il gps di una moto Suzuki.

Il premier francese Manuel Valls, ha detto che “la minaccia” di altri attentati terroristici in Francia “non e’ mai stata cosi’ forte ed e’ ben lontana dall’essere finita. Isis potrebbe effettuare attentati in Europa”. Valls ha sottolineato che non c’e’ alcun “legame diretto” tra la strage di Parigi del 7 gennaio scorso e gli sventati attentati in Belgio, e che quindi non esiste un “legame diretto” tra i due episodi. L’unico legame, ha aggiunto, “e’ il desiderio di compiere attacchi terroristici contro i nostri valori e i nostri compatrioti”.

BELGIO – Se le operazioni antiterrorismo della polizia belga “si sono concluse sul terreno” e i membri della cellula neutralizzata a Verviers sono di origine cecena. Il loro obiettivo era quello di uccidere alcuni poliziotti.

E’ di almeno 13 arresti (di altre due persone arrestata in Francia, Bruxelles ha chiesto l’estradizione) il bilancio dell’operazione della polizia belga effettuata stanotte nel corso di un blitz antiterrorismo. Nel corso della perquisizione, ha riferito la procura, sono state trovate uniformi della polizia. Secondo quanto confermato dal ministro degli Esteri belga Didier Reynders i due uomini uccisi erano tornati di recente dalla Siria. Un terzo uomo, rimasto ferito nell’assalto della polizia e’ stato arrestato. “Le operazioni sul terreno sono terminate.

Ora a Bruxelles e’ cominciata l’indagine sui dati raccolti. Le operazioni di ieri “dimostrano la determinazione del governo belga a combattere coloro che vogliono seminare il terrore”.
La minaccia di “attentati imminenti”, ha aggiunto il ministro degli Esteri, riguardava soprattutto la Polizia, e non sono stati al momento riscontrati collegamenti con le stragi della scorsa settimana a Parigi, anche se, ha aggiunto, fra i due paesi ci sono stati “scambi di informazioni molto utili”, e “gli attentati a Parigi hanno provocato un’accelerazione delle iniziative da noi”.

FRANCIA – Sono in totale 12, nove uomini e tre donne, le persone fermate ed interrogate nella notte nelle banlieue di Parigi perche’ complici diretti di Amedy Coulibaly, l’uomo che ha ucciso prima una poliziotta a Montrouge per poi eliminare 4 ostaggi in un negozio kosher di Vincennes. Tra loro ci sarebbe proprio il cosiddetto “quarto uomo” che ha fornito l’auto (una renault Megane) a Coulibaly e ha disattivato il gps di una moto Suzuki vista da diversi testimoni sul a Vincennes mentre il secondo e’ sospettato di aver aiutato il killer in altro modo.

Altri raid sono stati effettuati a Montrouge, subito fuori Parigi, dove Coulibaly uccise la sua prima vittima, una poliziotta, a Grigny dove e’ cresciuto, a Fleury-Merogis a sud della capitale a Epinay-sur-Seine, a nord.

Bloccati siti dei media francesi, lo spettro di un attacco hacker I siti web di alcune tra le principali testate francese (l’EXpresse, France Inter, 20 minutes, Mediapart tra gli altri) non sono piu’ raggiungibili, aprendo all’ipotesi di un possibile attacco hacker, anche se non ci sopno conferme ufficiali. Lo riferisce il sito web del quotidiano Le Figaro. Per la maggior parte dei casi a non ‘aprirsi’ e’ la home page mentre se si conosce l’url (l’indirizzo web) si riescono a raggiungere le sezioni interne. Il dato che accumuna i siti e’ la ‘piattaforma’ che li ospita, Oxalide. Anche altri siti web, ospitati dalla stessa piattaforma, sono fuori uso, come quelli delle riviste, non di informazione ma specializzate, Alinea.fr e Kiloitou.fr (AGI) .

BERLINO – Oltre 250 agenti della polizia tedesca e 3 squadre delle forze speciali (Swat) hanno effettuato all’alba una serie di raid contro sospette cellule islamiste a Berlino, arrestando il presento leader di un gruppo che stava pianificando un attentato in Siria, ed un complice.
Si tratta di due uomini di origine turche, uno di 41 (Ismate. D.) e l’altro di 43 anni (Emin. F.), sospettati di guidare “una cellula di (cinque) jiahdisti formata da turchi e russi dalla Cecenia e da Daghestan”, ha riferito la polizia aggiungendo “che non c’e’ alcun indizio che il gruppo stesse preparando una attacco in Germania”.

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