Manila: fermato diplomatico italiano per aver violato la legge sui minori

filippine6 apr – Un diplomatico italiano è stato fermato dalla polizia di Manila, nelle Filippine, con l’accusa di aver violato la legge sulla tutela dei minori. La Farnesina è subito attivata tramite l’ambasciata per chiarire le circostanze del fermo assicurando la “massima trasparenza e rigore” sul caso.

Si tratta di Daniele Bosio, primo ambasciatore d’Italia in Turkmenistan. Era nelle Filippine per una breve vacanza.

Per la polizia locale, il diplomatico sarebbe stato trovato con tre bambini in un appartamento. Per l’Ong filippina Bahay Tuluyan, che lavora in coordinamento con la Onlus internazionale Ecpat (End Child Prostitution, Pornography and Trafficking) presso la quale sono stati portati i bambini coinvolti nel caso, l’ambasciatore sarebbe stato trovato con i bimbi nella stanza del resort in cui alloggiava.

Il diplomatico respinge l’accusa – A quanto si apprende, il diplomatico italiano, trattenuto in un posto di polizia a sud di Manila, respinge l’accusa. Secondo la polizia, nella vicenda sarebbero coinvolti tre bambini. Il fermo è al momento in attesa di convalida. Il diplomatico ha accesso a telefono e e-mail. I reati contestati fanno riferimento ad una legge delle Filippine per la tutela dei minori del 1972.

Fermato sulla base di una denuncia – Il fermo del diplomatico è avvenuto sulla base di una denuncia, secondo quanto riferiscono fonti dell’ambasciata italiana a Manila. A quanto si apprende, il diplomatico non è in servizio nelle Filippine ma si trovava lì per una breve vacanza. Il suo fermo dovrà essere confermato entro 36 ore. L’ambasciata sta fornendo “ogni assistenza legale, come si fa in tutti i casi di fermi o arresti di connazionali”. tiscali

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