29 SET – ”Chi attenta alla vita degli altri inquinando non può fare la comunione se non si converte e ripara al danno commesso” dice il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, in merito agli sversamenti abusivi di rifiuti tossici. ”Bisogna dare una scossa – afferma – perché chi attenta alla vita degli altri non solo danneggia la società ma commette peccato contro Dio, un peccato grave”.
Parlando di don Patriciello dice: ”è in prima linea rispetto alle situazioni camorristiche”.
E a chi inquina la nostra societá con carrettate infinite di allogeni e attenta alla vita degli italiani, come ben sanno i familiari di coloro che sono finiti al cimitero per mano immigrata, la comunione la fate?