UE, Commissione propone nuovo bilancio pluriennale da 2000 miliardi

von der Leyen

Il commissario Ue al Bilancio, Piotr Serafin, ha presentato la proposta della Commissione europea per il nuovo Quadro finanziario pluriennale (il bilancio comunitario per gli anni 2028-2034) durante una riunione della commissione Bilancio del Parlamento europeo, questo pomeriggio a Bruxelles. In totale, la Commissione propone un bilancio pluriennale da 2.000 miliardi di euro, pari all’1,26% del Prodotto nazionale lordo totale dei paesi Ue, in aumento rispetto all’1,1% dell’attuale Quadro finanziario.

La riunione è cominciata molto in ritardo rispetto al programma (inizialmente era prevista alle 12.30), a causa della discussione nel collegio dei membri della Commissione, che è durata molto più del previsto, fino alle 16, a causa di controversie tra i membri, in particolare sulle proposte riguardo alla nuova struttura del bilancio comunitario, con un fondo unico centralizzato per paese che riunisce i fondi della Politica agricola comune e della Coesione, e alle nuove “risorse proprie”, che includono in particolare nuove “tasse” europee sul tabacco, sui rifiuti elettronici, sui profitti delle grandi imprese e sulle emissioni (Ets) più una parte dei “dazi climatici alle frontiere” (Cbam).

Secondo quanto ha indicato Serafin agli eurodeputati della commissione Bilancio, con le nuove “risorse proprie” i prelievi sul tabacco potrebbero apportare, in media, 11,2 miliardi di euro all’anno, quelli sui rifiuti elettronici 15,2 miliardi, quelli sui profitti delle grandi imprese 6,8 miliardi, mentre i contributi dal sistema europeo di scambio dei permessi di emissioni di CO2 (Ets) ammonterebbero a 9,6 miliardi all’anno e quelli dai “dazi climatici” del (“Carbon Border Adjustment Mechanism”) 1,4 miliardi di euro.

Il nuovo bilancio pluriennale proposto dalla Commissione riduce a quattro le attuali 7 rubriche di bilancio principali (compreso il capitolo per le spese amministrative), accorpando in particolare i fondi per la Politica agricola comune e quelli per la Coesione e lo sviluppo regionale in un’unica rubrica, quella dei “Piani nazionali e regionali di partenariato”, che, ha detto Serafin, “metteranno insieme riforme e investimenti entro un’unico quadro coordinato”.

Il bilancio dedicato ai “Piani nazionali e regionali di partenariato” per tutto il periodo 2028-2034 sarà, secondo la proposta della Commissione, pari a 865 miliardi di euro, di cui 302 miliardi per la Politica agricola comune e per quella della pesca e 218 miliardi per la Politica di coesione per le regioni meno sviluppate. Inoltre, viene introdotto nei Piani nazionali per la prima volta un obiettivo minimo, in percentuale, di spesa per la politica sociale, pari al 14% del totale ed è stato annunciato che verranno triplicati i fondi per le politiche relative agli Affari interni e alla sicurezza (gestione dell’immigrazione irregolare e delle frontiere, cooperazione transfrontaliera, lotta al terrorismo e al crimine organizzato).’

Un altro capitolo importantissimo del nuovo bilancio pluriennale, risultato anche qui da un accorpamento, è quello del nuovo “Fondo europeo per la Competitività”, da 410 miliardi di euro (451 miliardi insieme al “Fondo per innovazione”), che comprenderà il tradizionale programma per la ricerca e innovazione Horizon Europe, i fondi per l’industria della sicurezza, della difesa e dello spazio, i fondi per la “Transizione pulita” e la decarbonizzazione industriale, quelli per il settore digitale e quelli per salute, biotecnologie, ricerca in agricoltura e bioeconomia, nonché lo strumento finanziario “InvestEU”. I progetti industriali in questi riceveranno un sostegno dalla progettazione alla dimensione di scala industriale.

In questo contesto, il bilancio per la difesa e lo spazio verrà quintuplicato, rispetto alla situazione attuale, ha detto Serafin. con 131 miliardi di euro per i vari programmi del pacchetto chiamato “Resilienza e Sicurezza, Industria della Difesa e Spazio”.

Altri 81 miliardi saranno dedicati allo strumento “Connecting Europe” volto a completare la rete delle infrastrutture europee, in particolare quelle transfrontaliere, e a finanziare anche la mobilità militare.Infine, 200 miliardi di euro (con un aumento del 75%) saranno dedicati alla rubrica “Europa globale”, per la politica estera, l’allargamento dell’Ue, i partenariati con i paesi terzi e l’aiuto umanitario. Altri 100 miliardi di euro verranno impegnati, fuori dal Quadro di bilancio pluriennale, per dedicarli all’Ucraina, alla sua ricostruzione dopo la guerra e alla sua adesione all’Ue.  (askanews)

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