Fano, scacco alle gang cittadine: arrestato guineano

carabinieri arresto

Fano – Aveva aggredito prima il controllore del bus sul quale viaggiava senza biglietto e poi i carabinieri di Acqualagna che erano stati chiamati da Adriabus per farlo ragionare. Alla fine di quella che è stata una brutta disavventura per altri passeggeri di una corsa di fine marzo 2019 nell’entroterra, un 25enne africano era stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, aggressione e lesioni aggravate. Ribellandosi, si era infatti scagliato contro le divise a calci e pugni.

Dopo quattro anni però è stato arrestato l’ormai 29enne, originario della Guinea, senza fissa dimora. I carabinieri della Compagnia di Fano hanno infatti dato esecuzione ieri mattina ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere, appena emesso dal gip di Urbino, nei confronti di quell’uomo che le forze dell’ordine fanesi soprattutto negli ultimi anni hanno imparato a conoscere assai bene, avendolo fermato più e più volte nei loro controlli di routine. E così per ammanettarlo sono andati a colpo sicuro alla stazione ferroviaria dove è solito bazzicare di mattina.

Proprio per questo motivo la stazione è uno dei tanti luoghi cittadini super attenzionati dalle forze dell’ordine, assieme alla Rocca Malatestiana, il Pincio, i giardini Mamiani… ormai infestati dalle due bande di ragazzi (tra giovani e giovanissimi) che si stanno rendendo sempre più protagonisti di gravi fatti di cronaca cittadina (e di vandalismi) come le aggressioni dei due 18enni al Lido, una per la sigaretta caduta a terra e l’altra per rubare un portafoglio con appena 25 euro all’interno.

Il 29enne fa infatti parte (assieme all’altro finito a Villa Fastiggi l’altra mattina) di uno dei due gruppi di balordi. E anche lui fa parte di quelli che i carabinieri avevano più volte denunciato per il reato di effrazione e occupazione abusiva di proprietà privata. Ad aprile era stato uno dei due portati in commissariato per l’identificazione dopo il blitz congiunto delle forze dell’ordine al Vittoria Colonna, prima dell’intervento risolutivo della proprietà che ha serrato tutti gli ingressi a quella struttura abbandonata impedendo così il susseguirsi di accessi indebiti. Ma poi, da lì il problema si era spostato in una casa disabitata di via Pierpaoli, dove a fine giugno era stato operato un nuovo sgombero di polizia… e protagonista era nuovamente lui, denunciato anche questa volta.
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