S&P declassa il rating della Russia in valuta estera a “spazzatura”

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S&P ha annunciato il declassamento del rating della Russia a lungo termine in valuta estera a “BB+”, dal precedente “BBB-“, e del rating a lungo termine in valuta locale a “BBB-“, da “BBB”, ponendoli sotto CreditWatch con outlook negativo (preludio di possibili altri tagli). Il rating in valuta estera finisce così nella categoria più bassa “speculative”, comunemente indicata come “junck”, o spazzatura, mentre quello in valuta locale è appena un gradino al di sopra della soglia limite della categoria più sicura (investment grade).

Rating della Russia, le motivazioni

Con un comunicato diffuso nel corso della notte, l’agenzia spiega che “l’intervento militare in Ucraina ha provocato forti sanzioni internazionali, anche contro un’ampia parte del sistema bancario russo”. Le sanzioni annunciate “potrebbero avere significativi effetti diretti e secondari sull’attività economica e commerciale estera – si legge – sulla fiducia dei residenti interni e sulla stabilità finanziaria” della Russia.

L’outlook con creditwatch negativo implica possibili ulteriori declassamenti di rating e S&P precisa che si attende di giungere a decisioni in merito nei prossimi tre mesi, “una volta che ci sarà più chiarezza su quelle che sono le ripercussioni macroeconomiche delle sanzioni e l’evoluzione del conflitto geopolitico, inclusi i rischi di nuove restrizioni”. (askanews)

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