Promesso sposo di Saman: “Vero movente sono i soldi, non l’Islam”

saman abbas ragazza pakistana

Saqib, il fidanzato di Saman a Chi l’ha visto: “Spero venga ritrovata”. Emerge il movente dei soldi. Dietro la scomparsa della 18enne pachistana ci sarebbe il patrimonio della famiglia e i “palazzi” da non disperdere con un matrimonio sconveniente.
E tale era per Shabbar Abbas e Nazia Shaheen quello con Ayub Saqib, un artigiano di un ceto più basso, al fianco di Federica Sciarelli, ieri 7 luglio in puntata, e che col volto buio, si vede dalle riprese, ha mostrato orgoglioso il vestito scelto per le nozze, l’anello e la rosa viola, donatagli da Saman a San Valentino.

Ma nel corso della puntata di Chi l’ha visto è emerso anche altro. Il vero movente dell’omicidio sul quale la procura di Reggio Emilia è alle indagini non avrebbe a che fare con la religione, l’Islam, quanto con “motivi patrimoniali”. Un patrimonio che era interesse della famiglia preservare attraverso il matrimonio combinato col cugino.

Rintracciato il promesso sposo di Saman

Gli inviati del programma sono andati in Pakistan dove hanno rintracciato, per poi raggiungerlo sotto casa, proprio il promesso sposo di Saman, il cugino. Il giornalista riesce a parlare con il ragazzo, “non è brutto ed è molto ricco”, racconta Sciarelli, appartiene a una casta molto potente, la stessa di Saman e dei suoi genitori.

Il ragazzo inizialmente nega di essere la persona in questione, ma poi lo confermano le persone del posto, e ammette. Quando gli chiedono se la cugina è viva risponde: “Chiedetelo alla famiglia, perché lo chiedete a me? Abbiamo appreso la notizia che è successo qualcosa, ma non sappiamo oltre. Ma siamo molto dispiaciuti”.

Intanto dei genitori non c’è traccia. “Pensavamo fossero andati a Charanwala, il villaggio di cui sono originari in Pakistan, e ci siamo andati anche noi, ma non li abbiamo trovati. Il palazzo è chiuso con i lucchetti da mesi” dice Sciarelli. Dopo l’inserimento in banca dati Interpol non appena verranno fermati e arrestati (provvisoriamente) il ministero della Giustizia inoltrerà la domanda di estradizione. La procura di Reggio Emilia aveva già inoltrato una richiesta di rogatoria internazionale alle autorità del Pakistan per il mandato di cattura internazionale.  www.affaritaliani.it

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