Twitter, Jack Dorsey: ‘chi non accetta le nostre regole vada altrove’

La decisione di ‘sospendere definitivamente’ l’account personale su Twitter di Donald Trump è stata la scelta “giustaâ€, ma rappresenta un “fallimento†e costituisce un “precedenteâ€, che è “pericolosoâ€. Così su Twitter il fondatore della piattaforma, Jack Dorsey, che ha scritto di “non festeggiare né andare fiero†della decisione di “mettere al bando @realDonaldTrump†dopo i fatti del 6 gennaio a Washington.

È “un fallimento da parte nostra nel promuovere un discorso sano†e “dover prendere†queste misure “frammenta il discorso pubblicoâ€. “Ci dividono – incalza dopo che il presidente americano è stato messo sotto accusa per la seconda volta con l’approvazione dell’impeachment alla Camera – limitano il potenziale per un chiarimento, un riscatto, per imparare. E costituiscono un precedente che ritengo pericoloso: il potere che un individuo o un’azienda ha su una parte del discorso pubblico globaleâ€.

Il patron di Twitter rivendica come l’equilibrio di potere sia stato rispettato dal momento che “se le persone non sono d’accordo con le nostre regole possono semplicemente rivolgersi a un altro servizioâ€. Ma, prosegue, “questo concetto è stato rimesso in discussione la settimana scorsa quando un certo numero di fornitori di strumenti Internet fondamentali hanno deciso di non ospitare più quello che ritenevano pericolosoâ€.

Dorsey scrive di non credere ci sia stato un coordinamento: “Più probabilmente le società sono arrivate alle proprie conclusioni o sono state spinte dalle azioni di altriâ€. E, insiste, “dobbiamo tutti esaminare le contraddizioni della nostra politica e della sua attuazione, dobbiamo pensare a come il nostro servizio possa incentivare follie e danni, c’è bisogno di maggiore trasparenza nelle nostre operazioni di moderazione†dei contenuti per un Internet “libero e apertoâ€. (huffingtonpost.it)

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