Parma: bimbo sottratto alla mamma e scomparso nel vuoto

ROMA – “Da quando è stato strappato dalle mie mani, con un vero e proprio blitz delle forze dell’ordine, il 14 agosto, non ho più sue notizie. Mio figlio è come scomparso nel vuoto. Non so se mangia, se sta bene. Non so più niente di lui, ogni contatto è stato negato”. A parlare con l’agenzia Dire è P., la mamma di Parma, che era stata portata in una casa famiglia insieme al figlio a seguito di due CTU, che l’avevano definita ‘simbiotica’ e ‘con conflitto di lealtà’. A settembre si celebrerà l’udienza per l’unica denuncia non archiviata, quella degli abusi sul minore da parte del padre.

E’ “difficile” e doloroso per P. ritrovarsi nella casa dove ha cresciuto il suo bambino senza di lui: “Sono tanti giorni per me, immagino per lui che è un bambino, che si ritrova lontano da tutto il suo mondo. Aveva già subito tanto, è delicato per le sue condizioni di salute e per il pesante vissuto personale, ma eravamo riusciti con l’aiuto di tutti a ristabilizzarlo, nell’ultimo periodo era tanto sereno, dormiva tranquillamente, era aperto, contento, aveva superato tantissime cose”. Lo descrive così alla redazione. In un video del suo compleanno il piccolo scarta il regalo tanto atteso: un treno. “Treni e aerei sono la sua grande passione” racconta con un filo di voce la mamma.

Non sa nulla P. nemmeno sul fronte delle vaccinazioni: “Dopo i fatti del 6 agosto – quando il piccolo per decreto del Tribunale doveva essere coattivamente sottoposto alle vaccinazioni che alla fine non furono eseguite per scelta dei sanitari – non so più nulla. Le certificazioni dei sanitari che fino ad allora lo avevano sollevato dall’obbligo erano chiare”.

Ora, questa l’ultima novità, del caso si sta interessando lo psichiatra Alessandro Meluzzi. “Ho avuto modo di parlargli, conosce bene, per ragioni professionali, Umberto Nizzoli, mio consulente di parte. Meluzzi- riporta la mamma di Parma- si è reso disponibile ad aiutarci e si è detto ‘colpito’, l’ha definita una storia ‘agghiacciante’“. Il figlio di P., finito in casa famiglia, ma non si sa dove, “è un bimbo provato che aveva però fatto un percorso meraviglioso e stava meglio. Sagace, perspicace, molto intelligente, socievole- lo descrive sua madre- Era uscito di casa in quel modo e nonostante gli fossero stati strappati tutti i giochi era un bimbo che condivideva”. Da quel 14 agosto, il piccolo “mi è stato strappato con i soli vestiti che aveva addosso” e P. non ne sa più nulla. (AGENZIA DIRE)

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