Meluzzi: in Italia c’è un problema aperto sulla ricerca delle persone scomparse

Con riferimento alla vicenda di Viviana Parisi e di suo figlio Gioele Mondello, il prof. Meluzzi evidenzia che in Italia ci sono problemi seri nella ricerca delle persone scomparse, considerato che ogni anno spariscono circa 8000 bambini dei quali viene presa ogni traccia.

Mi ero ripromesso di non intervenire sulla vicenda di Viviana Parisi e di suo figlio Gioele Mondello perché mi pare che molte cose siano state già dette e anche molto a sproposito. E’ un quadro ancora assolutamente incomprensibile per il momento e lasciamo alle investigazioni il tempo di esprimere i risultati. Ma una cosa salta all’occhio: in questo caso come in altri, appare evidente come i protocolli applicati per la ricerca delle persone scomparse siano oggi sostanzialmente inadeguati. Sono inadeguati nei tempi, nei modi, nelle forme, nella scientificità dell’approccio. E’ inconcepibile che un corpo che poteva essere avvistato da fotografia aerea non sia stato tempestivamente rintracciato. E’ impensabile che certe battute delle campagne, come nel caso della Ragusa o di altri casi, avrebbero dovuto dare dei risultati e molto spesso non li diano affatto. Manca la puntualità tecnica, manca la tempestività, manca l’organizzazione capillare, il convergere necessario delle risorse, c’è insomma un problema aperto sulle persone scomparse.

Poi non sarà un caso che ogni anno in Italia scompaiono 8000 bambini e che molto spesso non se ne abbiano più tracce. In alcuni casi si tratta di allontanamenti volontari di rapimenti endo-familiari ma in altri casi davvero non se ne trova traccia. E questo problema riguarda probabilmente questioni ancora più inquietanti che riguardano la pedofilia internazionale e dimensioni settarie parasataniche, che sono ancora un’altra cosa. Ma su questo torneremo perché è un argomento troppo importante per lasciarlo nel rimosso collettivo.

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