Obamagate, giornalista arrestata prima della pubblicazione di un documentario

Di Guido da Landriano – – Millie Weaver, giornalista, blogger e videomaker conservatrice, nota come “Millennial Millie†è stata arrestata con il marito alla vigilia della pubblicazione di un suo video sull’Obamagate e sullo Shadowgate, cioè su tutte le macchinazioni avvenute nella campagna elettorale 2016 e successivamente a opera del deep state per avere un impeachment illegale del presidente Trump.

L’arresto è avvenuto lo scorso venerdì nell’Ohio, con tanto di partecipazione delle squadre SWAT, e fino a lunedì la giornalista sarà detenuta senza nessuna possibilità di rilascio. Le accuse apparentemente non sono allegate alla sua attività di giornalista, “Rapina, ostruzione della giustizia, violenza domesticaâ€, tecnicamente attività non legate alla sua professione giornalistica, ma la tempistica è veramente strana. Tra l’altro con l’accusa di violenza domestica arrestano anche il marito, e questo è proprio curioso. Inoltre lo sceriffo che l’ha presa in custodia alle prime domande sulle sue accuse aveva risposto che erano “Riservateâ€. Inoltre l’arresto è avvenuto dopo la pubblicazione di un trailer del video

La notizia dell’arresto di Weaver è stata immediatamente ripresa sui social media con gli hashtag di Twitter #freemillie e #freemillieweaver che sono diventati rapidamente trend. Il presentatore di talk show e investigatore Doug Hagmann, del cui programma Weaver è stata ospite il 3 luglio, ha ottenuto una copia del certificato di custodia di Weaver, che è un’informazione pubblica, con ulteriori informazioni sulle sue fonti che ha citato in un articolo le accuse: l’incriminazione viene dal gran giurì con sede in Ohio. L’accusa è stata sigillata fino a quando non sarò notificata in aula. Un bel modo per mettere in galera le persone senza dover rispondere verso nessuno.

Un amico della giornalista comunque è riuscito a caricare ugualmente il video, che potete vedere qui sotto: (Ora capite perchè Soros ha investito molto nelle elezioni dei procuratori di Stato democratici, cioè nella pubblica accusa dei singoli stati USA)  scenarieconomici.it